Shangri-La: 'Cabaret' di Bob Fosse in Ateneo

Shangri-La: 'Cabaret' di Bob Fosse in Ateneo

Uno dei più importanti e riconosciuti musical di tutti i tempi. Basterebbe questa trionfalistica presentazione per fare di "Cabaret" di Bob Fosse, datato 1972, una pellicola di facile collocazione. Non limitandosi a questo, il film è molto altro.

Considerato uno dei primi e più perfetti esempi nel genere del musical moderno, oltre che uno dei maggiori capolavori del cinema americano degli Anni '70, "Cabaret" è basato sull'omonima commedia musicale scritta da John Kander e Fred Ebb e andata in scena a Broadway nel 1966, la quale a sua volta era stata tratta dalla raccolta di racconti "Addio a Berlino", di Christopher Isherwood.

Il fulcro narrativo della storia è infatti la vita ai tempi della Repubblica di Weimar nel 1931, prima dell'ascesa al potere del Partito Nazionalsocialista di Adolf Hitler. Possiamo annoverare "Cabaret" tra i primi musical "adulti"; ottenne tre Golden Globe e otto premi Oscar, tra cui migliore regia a Bob Fosse, miglior attrice protagonista a Liza Minnelli e miglior colonna sonora a Ralph Burns.

La pellicola sarà proiettata mercoledì 22 febbraio 2012 alle ore 20e30, presso il Centro Congressi della Federico II, in via Parthenope, 36, nell'ambito della stagione 2011/2012 del cineforum tematico "Shangri-La. Un cineforum per l'Ateneo".

Berlino, 1931. Sally Bowles, interpretata da una debordante Liza Minnelli, è una spregiudicata ragazza americana che lavora come cantante in uno dei più popolari cabaret della città.

Tema centrale della storia è la relazione tra l'affascinante e disinibita Sally ( che sogna di sfondare come attrice) e l'ingenuo intellettuale inglese Brian Roberts (Michael York), che si lascia sedurre da lei ed è disposto ad accettare qualunque compromesso. Le loro vicende private, e quelle dei vari personaggi secondari, si intrecciano con la descrizione della Germania decadente dei primi anni '30 e del mondo frenetico del cabaret, un'evidente allegoria della corruzione morale di una società inesorabilmente diretta verso l'abisso.

Mentre la gente affolla i night-club e si compiace di una mera atmosfera di superficialità e di frivolezza, il nazismo si sta diffondendo come un male in tutto il paese.

La sapiente regia di Fosse conferisce alle due ore esatte di pellicola un tono drammatico. Lo fa con l'ausilio di alcune inquadrature dove inserisce dei precisi riferimenti alla pittura espressionista tedesca, come nell'inquietante immagine finale in cui si distinguono le sagome della svastica nazista.

Il film, al di là di tutto, vive sulla verve e l'indimenticabile interpretazione di Liza Minnelli, figlia d'arte di Vincente Minnelli e di Judy Garland; performance come le canzoni "Cabaret" e "Money, money" entrano di diritto nella memoria storica della cinematografia musicale contemporanea.

Bob Fosse anima i suoi personaggi in un limbo dove l'incubo della guerra sembra solo un grigio presagio. Il "Cabaret", lucente ma essenziale metafora intrisa di bonheur all'indomani di un imminente e funesto futuro. (C.Crispino)



Per informazioni:
Centro Congressi Federico II - via Partenope, 36 - Napoli

www.shangri-la.unina.it


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