Il Surrealismo di Dalì in mostra a Roma

"L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud, 1899. Tutto ebbe inizio da uno dei più famosi libri scritti dal fondatore e padre della psicoanalisi.
Ebbe enorme influenza su un certo Andrè Breton, scrittore, poeta e critico d'arte francese. Dopo averlo letto tutto si sorprese come il sogno avesse avuto così poco spazio nella civiltà moderna e pensò quindi di fondare un nuovo movimento artistico e letterario in cui il sogno e l'inconscio avessero un ruolo fondamentale. Di qui nacque il surrealismo, di cui Breton è stato il teorico con la stesura dei manifesti e curando riviste, mostre e incontri.
Il movimento culturale surrealista nasce in opposizione al dadaismo e ha coinvolto tutte le arti visive del ‘900, anche la letteratura e il cinema. Il Surrealismo è indubbiamente la più "onirica" delle manifestazioni artistiche, proprio perché dà accesso a ciò che sta oltre il visibile
La caratteristica comune a tutte le manifestazioni surrealiste è la critica radicale alla razionalità cosciente e la liberazione delle potenzialità immaginative dell'inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo che vada "oltre" la realtà (sur-realtà) in cui veglia e sogno sono entrambe presenti e si conciliano in modo armonico e simultaneo.
La totale libertà di espressione era la finalità principale degli autori surrealisti. Possiamo quindi annoverare un personaggio eccentrico e stravagante come Salvator Dalì tra i fondatori così come Joan Mirò e Francis Picabia, in pittura, dell'arte surrealista. A Parigi Salvador Dalí frequentò Picasso, Miró, Breton ed Éluard e, attratto dalle loro opere, aderì al surrealismo, di cui fornì un'interpretazione estremamente personale.
Il genio di Dalì "approderà" in Italia, a Roma dal 10 Marzo al 30 Giugno 2012 presso il Complesso Vittoriano: più di 100 elementi tra olii, dipinti, ritratti, fotografie e quant'altro, i quali faranno ripercorrere la vita, e con essa l'evoluzione artistica, del grande maestro spagnolo.
La pittura surrealista di Dalí è una pittura illusionistica, fondata su un'intensa concentrazione di immagini legate ad ossessioni di castrazione, putrefazione, onanismo, coprofilìa ed impotenza.
I suoi incubi, sogni e le ossessioni, la ricerca del "meraviglioso" trapeleranno attraverso sue tele. L'evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Gala-Salvador Dalì, propone un approccio inedito sulla figura dell'artista indagato in tutte le sue molteplici e diverse declinazioni: pittore, disegnatore, pensatore, scrittore, appassionato di scienza, illustratore, orafo, cineasta e scenografo.
Si farà luce su un aspetto tutt'ora trascurato negli studi e nelle mostre daliniane: il rapporto dell'artista spagnolo con l'Italia. Il bel paese sarà infatti il filo rosso, l'elemento che terrà insieme tutte le opere esposte.
La direttrice del Centro per gli Studi Daliniani della stessa Fundaciò Gala-Salvador Dalì, Montse Aguer e la docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso ef="http://www.accademianapoli.it" target="_blank">l'Accademia di Belle Arti a Napoli, Lea Mattarella, saranno le curatrici della mostra. (C.Crispino)
Per informazioni:
www.salvador-dali.org
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