Shangri-La: 'Soul Kitchen' di Fatih Akin in Ateneo

Una commedia ricca di humour e sarcasmo, ai limiti del grottesco, quella che verrà proiettata proiettato mercoledì 1 febbraio 2012 alle ore 20e30, presso il Centro Congressi della Federico II, in via Parthenope, 36 nell'ambito della stagione 2011/2012 del cineforum tematico "Shangri-La. Un cineforum per l'Ateneo".
Stiamo parlando di "Soul Kitchen" di Fatih Akin. Nato in Germania da genitori turchi, Akin è oggi uno dei registi europei più vari e coraggiosi, autore dello straziante "La sposa turca" (vincitore dell'Orso d'oro a Berlino nel 2004) e del delicato documentario "Crossing the Bridge: The Sound of Istanbul".
La pellicola ruota intorno a un ristorante di Amburgo che si chiama, per l'appunto, Soul Kitchen. Zinos, giovane di origine greca, proprietario del ristorante sta attraversando un periodo sfortunato. Nadine, la sua ragazza, si è trasferita a Shanghai e i suoi clienti abituali boicottano il nuovo chef.
Infatti a causa di un'ernia del disco che gli procura un dolore continuo alla schiena, fatica a lavorare da solo nella cucina del suo locale.
Ingaggia quindi uno chef conosciuto per caso, Shayn Weiss: un cuoco eccezionale ma completamente pazzo. Questo straordinario personaggio è animato dalla visionaria missione di rendere il mondo migliore attraverso il gusto, a qualunque prezzo, anche minacciando il proprietario a colpi di coltello se necessario.Se in un primo momento la sua cucina raffinata e stravagante provoca un'autentica diaspora dei clienti abituali facendo rischiare il fallimento al povero Zinos, in un secondo momento le cose sembrano migliorare.
Assieme a lui troviamo un fratello detenuto in semi-libertà e tanti altri personaggi coloratissimi che si muovono in un ambiente circoscritto che sembra attrarre malasorte, sventure e una certa dose di follia.
Il pregio principale di Soul Kitchen risiede principalmente nei ritmi serrati, in una regia graffiante e in un umorismo che non teme di presentare anche gli eccessi rendendo le atmosfere del quotidiano alquanto stranianti. Aiutato da una colonna sonora che tiene sempre sostenuto il ritmo del racconto, e ben sfruttando le buffe facce dei due protagonisti; Adam Bousdoukos e Moritz Bleibtreu, Fatih Akin confeziona un film amabile e scorrevole. Buona visione (C.Crispino)
Per informazioni:
Centro Congressi Federico II - via Partenope, 36 - Napoli
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