AIRC: Giornata per la Ricerca sul Cancro alla Facoltà di Medicina

AIRC: Giornata per la Ricerca sul Cancro alla Facoltà di Medicina

Venerdì 11 novembre, alle 11, presso l'Aula Magna "Gaetano Salvatore" della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell' Ateneo Federico II, si svolgerà l'incontro tra studenti,docenti, ricercatori e pubblico laico promosso dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (A.I.R.C.).

L'incontro di quest'anno è rivolto in particolare agli studenti delle Facoltà scientifiche dell'area bio-medica. Gli studenti di medicina che parteciperanno all'incontro riceveranno un credito valido ai fini della loro carriera universitaria.

Incontri simili si svolgeranno a Roma e a Milano.

A Napoli introdurranno la riunione il Rettore Magnifico, Prof. Massimo Marrelli, il Preside Prof. Giovanni Persico, la Prof.ssa Paola Izzo, Presidente del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia , il Prof. Marco Salvatore e le altre Autorità presenti. I relatori scientifici della Giornata saranno la Prof.ssa Elisabetta Dejana di Milano, il Dott. Franco Perrone di Napoli e la dott.ssa Silvia Piconese di Roma.

Condurranno il dibattito il Prof. Giancarlo Vecchio, organizzatore della Giornata e membro del Comitato AIRC Campania e il Dott. Vito Pindozzi della Rai.

Pubblichiamo di seguito un articolo del Prof. Angelo Raffaele Bianco, Emerito della Federico II e membro del Comitato AIRC Campania, sul ruolo svolto dall'AIRC nella promozione della ricerca scientifica in Oncologia.

40 anni di progressi in Oncologia:il contributo della ricerca scientifica e dell'AIRC.

La "medicina basata sull'evidenza" definisce molto bene la medicina moderna , in contrapposizione alla vecchia medicina, che dovremmo considerare ormai superata, basata sull'esperienza. In tale mutazione, da "arte" la medicina è diventata "scienza", le cui regole sono scritte unicamente dalla ricerca scientifica. Il clinico si è così trovato al centro di una vera e propria rivoluzione culturale e tecnologica che gli ha imposto la corretta lettura e interpretazione del risultato delle pubblicazioni scientifiche. In parallelo, la ricerca di "laboratorio" ha sviluppato modelli che l'hanno avvicinata sempre più al letto del paziente, dando luogo a un tipo di ricerca che produce dati immediatamente trasferibili alla pratica "clinica".

E non solo; la ricerca scientifica è diventata il cardine dell'insegnamento nelle Università. E' ampiamente dimostrata l'esistenza di un forte legame tra qualità della ricerca scientifica e qualità dell'insegnamento nelle Facoltà di Medicina. Tra le discipline della medicina l'oncologia è una di quelle che ha maggiormente beneficiato di questa transizione. A esempio, la leucemia linfatica acuta infantile,nel passato invariabilmente fatale, è diventata "curabile" in quasi il 100% dei casi e "guaribile" nell'80%.

Lo "screening" mammografico, mammografia periodica a intervalli di 1-2 anni in donne asintomatiche, riduce la mortalità da carcinoma mammario di circa il 30%. La mastectomia, rimozione della mammella nella sua totalità, è sempre meno praticata, essendo stata sostituita dalla chirurgia "conservativa" (tumorectomia,quadrantectomia), dopo la pubblicazione di tre studi che dimostravano eguale sopravvivenza delle pazienti con carcinoma mammario sottoposte, rispettivamente, a mastectomia o a chirurgia conservativa. E ci
ò con sensibile miglioramento della qualità della vita. Cardine della terapia del carcinoma mammario è diventato, negli ultimi 20-30 anni, la terapia (ormonale o chemioterapica) adiuvante che riduce le recidive della malattia, dopo la chirurgia, dal 20 al 50%.

Come conseguenza dei progressi nella prevenzione, diagnosi e trattamento del carcinoma mammario è iniziato, a partire dagli anni '90, e per la prima volta nella storia di questa neoplasia, un declino della mortalità, che, nell'arco di 10-12 anni, ha raggiunto il 25%. E ciò a fronte di un costante aumento dell'incidenza. In generale,negli ultimi 40 anni,la prognosi favorevole a 5 anni è passata dal 45 all'85%, con parallelo miglioramento della qualità della vita.

Altra area di grande innovazione è quella della produzione di nuovi farmaci "biologici". Gli esempi più rilevanti, per citare solo alcune delle diverse decine di molecole oggi disponibili, sono il trastuzumab, nel trattamento del carcinoma mammario,l'imatinib, nella terapia della leucemia mieloide cronica.

Grazie ai progressi della ricerca scientifica degli ultimi 40 anni è lecito affermare che il 90% dei tumori umani è oggi "curabile" e il 65-70% è "guaribile". Merito di questi progressi è certamente anche dell'AIRC che da 50 anni rappresenta un vero e proprio motore della ricerca scientifica in Oncologia in Italia.

Angelo Raffaele Bianco
Professore Emerito Università di Napoli Federico II
membro del Comitato AIRC Campania


Per informazioni:

www.airc.it

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