Il Nobel per la Pace a tre attiviste del movimento per la democrazia

Il Nobel per la Pace a tre attiviste del movimento per la democrazia

Il Premio Nobel per la Pace è donna. Per ben "tre volte".

Ellen Johnson Sirleaf, attuale presidente della Liberia, Leymah Gbowee, che lavora come avvocato sempre nel paese africano, e Tawakkul Karman, yemenita: ecco i nomi delle tre donne alle quali la giuria di Oslo ha attribuito il premio Nobel per la Pace 2011.
La motivazione è il loro impegno per lo sviluppo della democrazia, "la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace".

Con questa nomina, sale a quattordici il numero delle donne Nobel per la Pace dal 1901. L'ultimo premio Nobel per la Pace ad essere assegnato ad una donna prima del 2011 è stato nel 2004, quando a vincerlo è stata la keniota Wangari Muta Maathai per «il suo contributo allo sviluppo sostenibile, alla democrazia e alla pace».

Johnson-Sirleaf, dopo la sua vittoria alle elezioni del 2005 in Liberia, si è impegnata e si batte tutt'ora nella ricostruzione del suo paese devastato da quattordici anni di guerra civile, che ha causato la morte di 250.000 persone.

Leymah Gbowee, avvocato, è una militante pacifista e nonviolenta che ha contribuito a mettere fine alle guerre civili che hanno dilaniato il suo paese, la Liberia. Minuta, di carnagione chiara e di etnia kpellè, tra le iniziative più note dell'attivista, va ricordato "lo sciopero del sesso", un'iniziativa che costrinse il regime di Charles Taylor( presidente della Liberia dal 1997 al 2003) ad ammetterla al tavolo delle trattative per la pace.


Tawakkol Karman, attivista yemenita per i diritti umani, è diventata in poco tempo leader della protesta contro il regime nel proprio Paese. Ha 32 anni, esattamente tanti quanti sono quelli che vedono al potere incontrastato il presidente Abdallah Saleh. Giornalista e fondatrice dell'associazione "Giornaliste senza catene", è militante nel partito islamico conservatore "Al Islah".

La commissione norvegese con questa assegnazione del premio a tre esponenti femminili, di cui due africane , "aiuti a porre fine all'oppressione delle donne, che ancora esiste in molti Paesi, e a realizzare "il grande potenziale" che le donne possono rappresentare per la pace e la democrazia. (C.Crispino)



Per informazioni:

www.nobelprize.org


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it