Un successo tutto napoletano nel campo chimico-microbiologico

Un successo tutto napoletano quello del Dipartimento di Chimica Organica e Biochimica dell'Università Federico II che con i colleghi del Dipartimento di Medicina Sperimentale della Seconda Università di Napoli, hanno messo a punto una ricerca di notevole importanza sulla sintesi chimico-microbiologica di un composto farmacologico - la condroitina solfato - che sino ad ora veniva prodotta esclusivamente per estrazione da cartilagini animali. Questo risultato porterà in prospettiva a salvare un elevato numero di vite animali.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull'ultimo numero di Angewandte Chemie International Edition, la rivista di articoli originali di chimica a più alto indice d'impatto al mondo. L'importanza della ricerca è stata subito ricosciuta anche dall'American Chemical Society, l'associazione dei chimici degli Stati Uniti, che ha pubblicato un commento alla nostra ricerca sull'ultimo numero della propria rivista.
Il gruppo di ricercatori della Federico II, composto da Emiliano Bedini, Cristina De Castro, Annalida Di Nola e Alfonso Iadonisi, ha realizzato la prima sintesi preparativa, potenzialmente adatta per uno sviluppo industriale, della condroitina solfato. Questo è un polisaccaride solfatato, componente chiave della cartilagine animale, utilizzato negli Stati Uniti e in Europa nel trattamento delle osteoartriti per migliorare lo stato di salute delle articolazioni. Attualmente questo prodotto è ottenuto a partire da cartilagini animali, principalmente di maiali, bovini e pescecani attraverso laboriosi metodi di isolamento e purificazione.
La bassa disponibilità di prodotto puro insieme al potenziale rischio di trasmissione di malattie da animali rende il lavoro del dottor Bedini e collaboratori particolarmente interessante. Esso si basa infatti su un approccio combinato tra microbiologia e chimica, nato dalla collaborazione tra il gruppo chimico del Professore Michelangelo Parrilli della Federico II, ed il gruppo di microbiologia dei Professori Mario De Rosa e Chiara Schiraldi della Seconda Università di Napoli con l'aiuto della ricercatrice Odile Francesca Restaino, che hanno messo a punto un metodo fermentativo e di downstream molto efficiente, che permette di ottenere da fonti batteriche il polisaccaride di partenza per la sintesi chimica. Questa consiste nell'introdurre i gruppi solfato solo negli opportuni siti molecolari - tra gli innumerevoli disponibili nel polisaccaride - che determinano le proprietà terapeutiche della condroitina solfato. Il prodotto ottenuto in solo 5 passaggi sintetici e con una resa totale del 61%, è del tutto confrontabile sia nella struttura che nell'attività con i prodotti naturali. Il risultato di tale ricerca è stato pubblicato nell'ultimo numero della prestigiosa rivista di chimica Angewante Chemie International Edition (vol. 50, pag. 6160) ed è stato anche recensito dalla rivista Chemical & Engineering News dell'American Chemical Society.
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