Nasce il Laboratorio campano per lo studio della Microelettronica

Nasce il Laboratorio campano per lo studio della Microelettronica

Siglato il contratto quadro di ricerca e formazione fra la STMicroelectronics ed il Dipartimento di Ingegneria Biomedica, Elettronica e delle Telecomunicazioni (DIBET) della Federico II per la creazione di un Laboratorio della Campania per lo studio della Microelettronica.

La microelettronica è uno dei settori dell'ingegneria che ha conosciuto il maggiore sviluppo negli ultimi decenni. Cinquanta anni or sono veniva messo in produzione il primo circuito integrato digitale, realizzato su un unico substrato di silicio, in grado di eseguire semplicissime operazioni fra pochi segnali di ingresso. Oggigiorno ritroviamo sistemi microelettronici enormemente più complessi in innumerevoli dispositivi che hanno contribuito a cambiare drasticamente la nostra vita quotidiana. I circuiti microelettronici non sono soltanto il cuore dei computer, dei telefoni cellulari, dei sistemi che consentono l'accesso alla rete internet, delle TV, dei sistemi GPS ma vengono utilizzati anche per controllare e supervisionare il funzionamento delle nostre automobili, l'impianto di climatizzazione delle nostre abitazioni, gli elettrodomestici e così via.

La STMicroelectronics è una delle più importanti aziende a livello mondiale nel settore della microelettronica, con 53.000 dipendenti e quindici siti produttivi in tutto il mondo. Da dieci anni l'azienda è presente in Campania con un sito in cui lavorano 120 dipendenti, la maggior parte dei quali laureati in discipline scientifiche, in particolare Ingegneria Elettronica, presso la Federico II.
Nei giorni scorsi è stato firmato un contratto di ricerca e formazione fra la STMicroelectronics ed il Dipartimento di Ingegneria Biomedica, Elettronica e delle Telecomunicazioni (DIBET) della Federico II. L'accordo prevede la formazione di un Laboratorio Campano per lo studio della Microelettronica, in cui i ricercatori del dipartimento ed i progettisti della STMicroelectronics lavoreranno fianco a fianco per sviluppare ricerca di base ed applicata sui circuiti ed i sistemi microelettronici del futuro.

Il laboratorio, che vede anche la partecipazione di due dipartimenti dell'Università di Salerno, sarà attivo da quest'anno fino al 2013. L'accordo prevede un impegno economico della STMicroelectronics di circa 800.000 euro in tre anni, che sarà in parte rivolto al finanziamento di borse di studio e di borse di dottorato nel settore della Microelettronica. Le attività del laboratorio saranno pianificate da un consiglio scientifico, di cui sarà coordinatore per la parte universitaria il Professore Antonio Strollo, ordinario di Ingegneria Elettronica presso il DIBET. I temi specifici che verranno studiati nell'ambito del laboratorio saranno i sistemi e gli algoritmi digitali per i circuiti microelettronici multiprocessore ed i sistemi di trasmissione dati ad altissima velocità. (A.S.)



Redazione

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