La rassegna di cinema e storia "Visioni e revisioni del Risorgimento nel cinema italiano (1905-2010)", promosso dal Centro per la storia delle società rurali all'interno del Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università Federico II, giunge questa settimana a un appuntamento di particolare interesse per la discussione intorno al centocinquantenario dell'unificazione italiana: il "grande brigantaggio", la guerra sociale/ civile che nel Mezzogiorno del 1861-1868  impegna come un braccio di ferro sanguinoso tra il neonato Stato unitario e il fronte borbonico.

Luogo di una memoria sociale, di recente tornata alla ribalta nella cornice di alcune visioni particolarmente conflittuali della perdurante disunità tra il nord e il sud del nostro paese, prima di questo - spesso deformante - fuoco mediatico il brigantaggio come tema storico ha avuto dalla sua una serie di ricerche della storiografia accademica, come alcuni prodotti letterari e cinematografici. La rassegna sul Risorgimento al cinema proietta e discute questa settimana "Il brigante di Tacca del Lupo" di Pietro Germi, un vigoroso bianco e nero del 1952 che prende spunto dall'ononimo raccordo di Riccardo Bacchelli. Alla magistrale rappresentazione di una società locale divisa da conflitti e connivenze con la guerriglia legittimista, si sussegue a ritmo di western la guerra dichiarata e infine vinta da un esercito italiano che può vantare i suoi eroi - con Amedeo Nazzari e i bersaglieri - di una riconquista palmo a palmo del territorio meridionale.

La proiezione si svolge presso la Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria, mercoledì 23 marzo 2011 alle ore 15. Ne discutono Massimo Catteneo e Mario Franco. 

Marcella Marmo 
Docente di Storia contemporanea 
Università degli Studi di Napoli Federico II