Il Purgatorio di Dante al Teatro Bellini

Nella "Divina Commedia", superato l'inferno, il peregrinare di Dante continua nel Purgatorio che costituisce la seconda cantica dell'opera più importante del sommo poeta.
Usciti dall'Inferno attraverso la ‘natural burella', Dante e Virgilio, si ritrovano nell'emisfero australe terrestre (che si credeva interamente ricoperto d'acqua), dove, in mezzo al mare, s'innalza per l'appunto la montagna del Purgatorio. In questo seconda cantica della "Commedia", il viaggio procede attraverso sette cornici, nelle quali si espiano i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria. A questa fanno da cornice, in apertura, l'Antipurgatorio, e in chiusura il Paradiso terrestre.
Trasportare una delle opera più complesse della letteratura italiana e mondiale all'interno di un luogo chiuso e circoscritto come un teatro è un impresa stimolante ma complessa. Ha provato a farlo, in chiave prettamente artistico-visiva il coreografo Emiliano Pellissari con l'opera dal titolo: "Cantica II - Divina Commedia" che dopo il successo del suo primo spettacolo "Inferno" è in attesa di chiudere la trilogia dantesca con "Paradiso".
Lo spettacolo, in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 25 febbraio al 6 marzo 2011, è composto da quattordici quadri che si susseguono senza soluzione di continuità. Nell'opera "Cantica II" a delineare il "cammino di Dante" è l'elemento simbolico della sfera, elemento geometrico simboleggiante la perfezione divina nella tradizione classica.
Il Purgatorio, che è custodito da Catone Uticense, simbolo di giustizia e di tempra morale, ha la funzione specifica di espiazione, riflessione e pentimento, ed è solo attraverso il cammino, quindi il pellegrinaggio verso Dio, che l'anima può aspirare alla redenzione. Questo vale anche per Dante.
"Cantica II" è un lavoro che si dipana attraverso un cammino fatto di immagini, musica evocativa e danza nella prosecuzione del peregrinare tra sogno e realtà intrapreso dall'autore Pellissari. Nella seconda cantica si rappresenta l'ascesa spirituale dell'uomo: un mondo fantastico medievale costruito attraverso quadri allegorici, scanditi da una musica tratta dal repertorio classico intervallato da sonorità contemporanee, con brani di Bach, Satie, Mozart e Stravinskij.
La chiave di lettura del secondo stadio dell'ascesa spirituale di Dante è dunque fondata sulla rappresentazione di un mondo concreto e fortemente simbolico dove si è tentato di riprodurre in chiave moderna la delicatezza e la complessità di queste atmosfere.
(C. Crispino)
Per informazioni:
Teatro Bellini - via Conte di Ruvo, 14 - tel. 081.549.12.66
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