Il 'Mare' di Paolo Poli al Teatro Bellini

La scrittrice e giornalista Anna Maria Ortese pubblica, nel 1953, il suo terzo libro "Il mare non bagna Napoli", uscito nella collana "I gettoni" di Einaudi, collana diretta da Elio Vittorini.
I racconti della Ortese composti nel lungo arco di tempo che va dagli anni '30 ai ‘70, affiancando la produzione dei grandi romanzi, riflettono sorprendentemente la complessa personalità della autrice. Storie quasi senza storia che dipingono una realtà tragica come attraverso un sogno. Spesso sono stati paragonati al fantastico viaggio dantesco nell'aldilà.
Gli avvenimenti narrati sono scandagliati attraverso il ricordo struggente: l'infanzia infelice, ma luminosa, l'adolescenza insicura, ma traboccante, l'amore sfiorato, ma mai posseduto. Sentimenti che ricordano il dispettoso rifiuto di Franz Kafka e le illuminazioni improvvise di James Joyce.
Da martedì 8 febbraio 2011 fino a domenica 13 febbraio al Teatro Bellini di Napoli la produzione TeatralePaolo Poli con l'annessa associazione culturale presenta una nuova rilettura del romanzo di Anna Maria Ortese, dal titolo "Mare" di e con Paolo Poli.
Lo spettacolo è una produzione di quella che l'attore/regista Poli definisce ironicamente la compagnia "Sorrisi e Veleni": in scena ci sono infatti gli attori che da sempre lo accompagnano (Mauro Barbiero, Fabrizio Casagrande, Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco) ed il tutto è accompagnato dalle scene di Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì e le musiche di Jacqueline Perrotin.
Due ore in compagnia della verve da grande attore di Paolo Poli e delle veridicità del testo della Ortese. La particolarità della narrativa della scrittrice, infatti, corrisponde proprio a questo bisogno di verità e di sincerità e alla necessità di trovare un luogo fisico in cui "osservare". Nel libro il luogo fisico da osservare è la città Napoli. Il senso di verità e di sincerità, tipico della sua attività giornalistica, viene però poi accolto dalla letteratura e traslato poi in teatro in un modo del tutto personale, nel senso che per la scrittrice "osservare" non significa sempre descrivere: sull'oggetto osservato la Ortese fa convergere spesso la sua sensibilità e carità umana. (C.Crispino)
Per informazioni:
Teatro Bellini - via Conte di Ruvo, 14 - Napoli tel. 081.54.91.266
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