Stop alla produzione e importazione di prodotti chimici non registrati

Anno nuovo, chimica nuova. Per la chimica nell'Unione Europea è il momento della svolta: da poche settimane le sostanze prodotte e importate in UE in quantità maggiore alle 1.000 tonnellate all'anno, o rientranti in specifiche categorie di pericolosità, devono essere registrate presso ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche). Lo spiega Federchimica in una nota. I ''chemicals' avranno un ''numero di registrazione'' che identifica in modo univoco sostanza ed entità legale registrante. Divieto assoluto per le imprese che non hanno registrato: produzione e importazione dovranno essere interrotte, in base al principio ''no data no market''. Chi contravviene rischia un'ammenda fino a 90mila euro per ogni singola sostanza non registrata.
E' questo il risultato del Reach, acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals, il nuovo regolamento europeo che impone maggiori responsabilità alle industrie, attribuendo loro l'obbligo di valutare i rischi delle sostanze chimiche e di fornire informazioni sulla sicurezza delle stesse. Il Reach riguarda tutte le sostanze prodotte/importate in UE, sia in quanto tali, sia in miscela o in articoli. Sono escluse le sostanze radioattive, quelle soggette a supervisione doganale e tutte quelle sostanze soggette ad altre normative come cosmetici, farmaci, alimenti, rifiuti. La procedura di registrazione richiede che produttori e importatori europei trasmettano a Eche per ogni sostanza, attraverso il Portale Reach-it (sito web: https://reach-it.echa.europa.eu/) documentazioni quali: un dettagliato dossier tecnico, contenente informazioni sulle proprietà intrinseche della sostanza, sugli usi e sulla classificazione di pericolo; un rapporto sulla sicurezza chimica (solo se la sostanza è prodotta/importata in quantità maggiore di 10 tonnellate/anno) che descriva l'uso sicuro della sostanza.
Il Reach prevede un duplice regime, per le sostanze nuove e per quelle già presenti sul mercato UE, governato da diverse scadenze, di cui l'ultima sarà 31 maggio 2018. Sebbene l'obbligo di registrazione riguardi esclusivamente produttori e importatori di sostanze e miscele, sono coinvolti, a titolo diverso, anche gli utilizzatori a valle di prodotti chimici che devono accertarsi che le sostanze chimiche utilizzate siano state correttamente registrate dai loro fornitori. Federchimica ha accompagnato le imprese associate nel percorso verso la prima scadenza di registrazione con numerose iniziative. Solo in questo ultimo anno sono stati organizzati circa 10 eventi di informazione e formazione per imprese e amministrazioni pubbliche. Grazie all'''Help Desk'', e all'Unita' di Emergenza (che ha fornito assistenza continua alle imprese) sono state evase oltre 1.500 richieste di supporto.
(fonte: Asca)
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