Un'area del cervello per tenere a bada gli istinti

Un'area del cervello per tenere a bada gli istinti

L'istinto è definito in psicoanalisi, un impulso di origine psichica o motivazione che spinge un essere vivente ad agire per la realizzazione di un particolare obiettivo, mediante schemi d'azione innati ed, appunto, "istintivi". Sono comportamenti basati su automatismi e non sono frutto di apprendimento né di scelta personale. Esempi di comportamento istintivo sono le migrazioni degli uccelli, l'attrazione sessuale umana ed animale e gli stessi meccanismi della nostra vita sociale.

Prendendo in esame le parole di uno dei fondatori dell'etologia, Konrad Lorenz, l'istinto si può caratterizzare come una grande forza all'interno dell'organismo che deve incanalarsi da qualche parte. I numerosi istinti che rendono palesi le nostre paure e i nostri bisogni non sono sempre controllabili. Ma negli anni siamo riusciti a tenerli a bada. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience, è stato scoperto il circuito del cervello che si attiva quando c'è bisogno di governare un istinto e soppiantare un comportamento istintivo con uno "ragionato".

Secondo lo studio, condotto all'università di York in Inghilterra, l'area che tiene a bada gli istinti sarebbe la corteccia frontale sinistra inferiore. Gli esperti l'hanno individuata in un esperimento su un campione di persone che doveva osservare dei visi su uno schermo e leggere una parola che appariva sopra ciascun viso.

Se il viso esprimeva una certa emozione mentre la parola apparsa sul video era dissonante, ad esempio la parola "triste" su un volto allegro e sorridente, ciò creava un conflitto tra la ragione, che vuole farvi leggere correttamente la parola "triste" e l'istinto su cui invece ha più presa l'allegria del viso inducendo in errore nella lettura della parola. Gli studiosi hanno notato che quando nel conflitto tra ragione e istinto vince la prima, ad attivarsi in modo intenso nel cervello è la corteccia frontale inferiore sinistra che secondo loro, dunque, è implicata nel tenere a bada gli istinti.

Non si può fare affidamento solo sulla corteccia frontale inferiore sinistra del cervello per limitare al meglio l'istinto umano ma occorre premunirsi di buon senso e intelligenza proprio come teneva a ribadire Marcel Proust: "L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo". (C.Crispino)



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