Il Genio di Ludwig Boltzmann. Giuseppe Mussardo a 'La Scienza Plurale'

Il soprannome di "terrorista algebrico" per l' amore per la matematizzazione più estrema, da solo spiega la storia e il "perché" della figura di Ludwig Eduard Boltzmann, fisico e matematico austriaco. Nella Sala Azzurra del Complesso di Monte Sant'Angelo, giovedì 25 novembre alle ore 16, nell'ambito del ciclo di incontri de "La Scienza Plurale", verrà presentato il seminario dal titolo: "Ludwig Boltzmann. Genio del disordine". A discuterne, Giuseppe Mussardo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA). Gli incontri de "La Scienza Plurale" sono colloqui multidisciplinari promossi e organizzati dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della Federico II, presieduta da Roberto Pettorino.
Boltzmann è stato uno dei più grandi fisici teorici di tutti i tempi. La sua fama è dovuta alle ricerche in termodinamica e meccanica statistica. Diede importanti contributi anche in meccanica, elettromagnetismo, matematica e filosofia. Fu un personaggio controverso e le sue idee innovative (sull'atomismo, l'irreversibilità, ecc.) furono spesso fraintese e osteggiate. Infatti una delle grandi controversie scientifiche del XIX secolo è stata provocata alle idée fondamentali e innovative del fisico austriaco che ha sostenuto la possibilità di fare delle ipotesi ragionevoli sul comportamento degli atomi che, benché si muovano a caso, possono essere descritti da opportune generalizzazioni delle teorie probabilistiche.
La sua proposta di spiegare la termodinamica mediante l'uso di metodi statistici si scontrava contro una lunga tradizione che assumeva l'esistenza di leggi immutabili. Boltzmann fu il tramite tra la grande tradizione della meccanica classica del XIX secolo e gli sviluppi straordinari della meccanica quantistica del XX secolo.
La tragedia e la grandezza dell'opera scientifica di Ludwig Boltzmann non si possono però sviscerare senza tener conto degli importanti sviluppi scientifici che ebbero luogo nell'Ottocento, uno dei periodi più ricchi di eventi che la storia della scienza annoveri. Infatti, se da un lato l'alto grado di perfezionamento raggiunto dalla meccanica e dall'astronomia aveva permesso la costruzione di un'interpretazione unitaria della natura, dall'altro vi era una moltitudine di fenomeni quali il calore, la luce, l'elettricità, il magnetismo e i processi della vita, che sembravano sfuggire a questa sintesi teorica.
Fu questo il motivo per cui, durante tutto l'Ottocento, le indagini sulle trasformazioni reciproche di questi fenomeni e le loro relazioni con gli stessi processi meccanici assunsero un'importanza ponderale. Un impulso decisivo a questi studi venne dalla rivoluzione industriale che ebbe inizio in quegli stessi anni, specialmente in Inghilterra.
Il seminario discuterà l'avvincente storia, scientifica e personale, della lotta intrapresa da Boltzmann contro il clima intellettuale e i pregiudizi della Vienna del XIX secolo e mostra come la scienza sia giunta ad accettare l'esistenza di un mondo invisibile. (C.C.)
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Per informazioni:
Sala Azzurra - Complesso Universitario di Monte S. Angelo - via Cintia 26 Napoli
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