SOS Ambiente: un quinto delle specie animali e vegetali è a rischio

Si definisce specie a rischio una specie animale o vegetale che, a causa della esiguità della popolazione e per sopravvenuti mutamenti del suo habitat usuale, ha alte possibilità di estinguersi.
Il fenomeno naturale dell'estinzione di una specie è un fenomeno biologico molto lento in un ecosistema equilibrato. Allarmante è invece la situazione se si analizzano gli ultimi centocinquanta anni a partire dalla Rivoluzione industriale: molte specie sono scomparse e altre rischiano l'estinzione non in seguito a fattori naturali ma per effetto della pressione dell'uomo sull'ecosistema.
Il summit della Biodiversità che si è svolto a Nagoya in Giappone nell'ottobre scorso ha portato alla luce i risultati a dir poco preoccupanti del rapporto sullo stato di salute dell'ambiente terrestre. Un quinto delle specie animali e vegetali del nostro pianeta è direttamente minacciato dall'estinzione. Il dato è ancor più preoccupante perché la situazione risulta in peggioramento rispetto agli anni scorsi.
Il rapporto mostra come gli animali a maggior rischio siano gli anfibi, dei quali risulta minacciato il 41% delle specie, mentre gli uccelli sono tra i meno in pericolo con solo il 13% delle specie.
Anche il mondo vegetale sta soffrendo: Stephen Hopper, direttore del Royal Botanic Gardens Kew, ha attirato l'attenzione su un recente studio sulle piante secondo il quale oltre un quinto di tutte le specie vegetali sono minacciate. La maggioranza delle piante in pericolo si trovano nelle regioni tropicali. Anche in questo caso il pericolo peggiore è la perdita di habitat causata dall'uomo.
Secondo i dati della Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) un quarto delle specie di mammiferi e un ottavo di quelle di uccelli sono oggi a rischio di estinzione, così come il 25% dei rettili e il 30% dei pesci. Tra i paesi in cui vi sono più uccelli e mammiferi minacciati figurano la Cina, il Brasile, l'India e il Perù. La percentuale di specie minacciate è minore negli artropodi, nei molluschi e negli altri gruppi di invertebrati. Il numero di specie che si sono estinte in questi anni non ha precedenti nella storia biologica. Se la frequenza delle estinzioni dovesse procedere con l'attuale velocità il numero delle specie estinte nella prossima decade potrebbe eguagliare e superare quello osservato in occasione delle grandi estinzioni di massa, l'ultima delle quali, risalente a 65 milioni di anni fa, provocò la scomparsa dei Dinosauri.
Le speranze per risalire ci sono e i primi risultati si stanno vedendo. I ricercatori, che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Science, affermano infatti che esistono le prove che i progetti che sono stati realizzati per la conservazione dell'ambiente hanno per la maggior parte avuto un impatto positivo a livello mondiale. L'obiettivo da ottenere per la prossima decade, entro il 2020, è quello di riuscire a preservare il 20% del territorio di ciascun paese del globo con aree protette. (C.Crispino)
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