Approccio biometrico: l'unicità in un padiglione auricolare

Approccio biometrico: l'unicità in un padiglione auricolare

Si chiama Image Ray Transform il nuovo metodo creato da un gruppo di ricercatori dell' Università di Southampton (Regno Unito), guidato da Mark Nixon, in grado di riconoscere strutture simmetriche o tubulari, come quelle presenti nell'orecchio, uniche per ogni individuo.
Il sistema elabora una mappa delle curve dell'orecchio, rileva la disposizione delle pieghe della cartilagine e la grandezza del lobo, creando un nuovo sistema di identificazione affidabile al 99,6 per cento dei casi basato sul riconoscimento di tratti unici presenti nel padiglione auricolare.

L'orecchio è già da diversi anni oggetto di studio di chi si occupa di biometria, ed era stato identificato nel 1999 proprio da Nixon come un valido parametro per l'identificazione che, rispetto ad altri, risultano affidabile anche nel tempo, infatti "i sistemi di riconoscimento facciale possono fallire a causa dei cambiamenti causati dalle espressioni del viso o dalla vecchiaia. Le orecchie, al contrario, invecchiano poco; con l'età tendono a diventare più grandi e i lobi ad allungarsi, ma per il resto sono identiche a quelle di quando siamo nati", ha spiegato Nixon.

Il sistema, presentato nel corso della Fourth International Conference on Biometrics: Theory, Applications and Systems ad Arlington (Virginia, Usa) necessita però, ancora di una messa a punto in quanto pur bastando una comune telecamera per catturare il profilo di una persona, è necessario elaborare un algoritmo per distinguere i capelli che potrebbero coprire parte dell'orecchio. (c.m.)



Redazione

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