Il pane più antico del mondo ha trentamila anni

Il pane più antico del mondo ha trentamila anni

Risale a trentamila anni fa il primo pane della storia. Le tracce del pane più antico del mondo sono state scoperte in Toscana, a Bilancino in Mugello, in un insediamento preistorico portato alla luce a metà anni '90.

A incuriosire i paleontologi sono stati due pezzi di arenaria dalla forma inconfondibile: gallette cotte su pietre arroventate, nutrienti e dal sapore gradevole. I ricercatori non hanno lavato i resti e hanno raccolto il sedimento attorno ad essi. Le analisi condotte in laboratorio dal 2006 al 2009 hanno permesso di estrarre gli amidi rimasti intrappolati nei granuli di arenaria e di scoprire che provenivano dalle redici di una pianta palustre, la Typha.

La scoperta, il cui risultato è stato pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, "Pnas", sposta in avanti il momento in cui si pensava che l'uomo moderno avesse a imparato a produrre la farina. Finora, infatti, si credeva che l'uomo moderno avesse imparato a produrre la farina diciottomila anni fa e che le popolazioni nomadi di cacciatori-raccoglitori del Paleolitico superiore fossero essenzialmente carnivore. Ma la scoperta dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria ha dimostrato che mangiavano anche un pane ricco di carboidrati, che li aiutava a sopportare i momenti più freddi e gli ambienti più ostili.

"Il nostro lavoro rimanda questo evento molto più indietro nel tempo - spiegano gli autori della ricerca, guidati da Anna Revedin, coordinatrice dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria -, nel periodo immediatamente successivo all'uomo di Neanderthal e che coincide con la comparsa dei primi uomini anatomicamente moderni".

Sinonimo generico di pane o di nutrimento non necessariamente fisico, il pane ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nella tradizione occidentale come componente primaria dell'alimentazione. Nella cucina più antica si usava il termine ‘cumpanaticum' per indicare ogni preparazione che poteva accompagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale. (C.Crispino)



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