L'afa, la grande nemica del sonno

In estate la maggior parte delle persone riposa male perché diminuisce sia la qualità che la quantità del sonno. Le numerose belle giornate di questa stagione, caratterizzate da un maggiore numero di ore con luce e temperature gradevoli anche nelle ore notturne, invitano i più a restare fuori di casa fino a notte tarda, riducendo così non solo le ore di sonno ma aumentando anche la probabilità di stentare ad addormentarsi perché ormai "è passata l'ora del sonno".
Ma la causa del "dormire male" è in parte legata anche alla presenza del caldo afoso, una condizione molto frequente nella stagione estiva, soprattutto nelle grandi città, che non fa altro che aumentare la sensazione di caldo stesso. Per di più quando si va a dormire, l'afa diviene più opprimente perché la metà del corpo che poggia sul materasso non ha la possibilità di traspirare e quindi di raffreddarsi mediante l'evaporazione del sudore. In tali condizioni di disagio, trascorse 1-2 ore in cui non si riesce a prendere sonno, subentra spesso anche l'agitazione che però non fa altro che peggiorare la situazione perché il cuore tende ad accelerare le pulsazioni e ad aumentare così l'irrorazione sanguigna periferica, con conseguente aumento della sudorazione e quindi del fastidio dell'afa.
Adriano Mazzarella
Docente di Climatologia Dipartimento di Scienze della Terra
Responsabile Osservatorio Meteorologcio Università degli Studi di Napoli Federico II
da Il Napoli del 14.07.09
Per informazioni:
adrmazza@unina.it
Redazione
c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it
F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019