Politiche agricole e sostenibilità: convegno ad Agraria

Presentare lo stato delle politiche di sequestro del carbonio organico nei suoli agrari in Italia ed esporre i risultati finora ottenuti dalle tecnologie applicate e dal progetto "Metodi sostenibili per il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari". Questo l'obiettivo principale del convegno nazionale dal titolo: "Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari", in programma lunedì 15 giugno, presso la Sala Cinese della Facoltà di Agraria dell'Università Federico II, con inizio alle ore 9.30.
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta, dell'Ambiente e delle Produzioni Animali e dal Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale della Federico II.
"L'emissione in atmosfera di carbonio come CO2 respirata dall'attività biologica del suolo è la metà del carbonio fotosintetato annualmente sul pianeta e rappresenta una quantità globale circa 10 volte superiore alla CO2 emessa dalla combustione dei carburanti fossili. Per controbilanciare l'aumento dell'effetto serra sarebbe sufficiente ridurre di un 10% la respirazione del suolo", dicono gli organizzatori.
In questo specifico ambito scientifico entra in gioco la tecnologia del progetto FISR-MESCOSAGR che ha applicato due tecniche di riduzione della CO2 emessa dal suolo agricolo capaci anche di mantenere la sostenibilità della qualità del suolo e della produzione agraria. Il primo è un meccanismo di protezione idrofobica da parte di una composta aggiunta ai suoli per visualizzare gli effetti su suolo e pianta studiati dal punto di vista agronomico, fisico, chimico, biochimico, biologico, microbiologico, ecotossicologico, e biotecnologico. La seconda tecnica di riduzione di CO2 proviene da un bilancio di emissione dei gas serra CO2 e N2O sviluppando un nuovo modello previsionale del bilancio del carbonio nei suoli agrari basato sulla qualità oltre che la quantità dell'humus.
Al convegno nazionale sono previsti gli interventi dei partecipanti al MESCOSAGR che esporranno gli obiettivi ed i risultati più rappresentativi del progetto, oltre agli interventi di rappresentanti del Ministero delle politiche agricole e alimentari e forestali, dell'International Powered Access Federation (IPAF), dell' Istituto Superiore per la ricerca e protezione ambientale (ISPRA) e della Regione Campania.
Per maggiori informazioni, consultare il programma presente in allegato (C.Crispino)
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