Popolo che incontri, Capodanno che trovi

Il Capodanno festeggia il primo giorno dell'anno. Presso l'antica Roma, l'anno aveva solo dieci mesi perché il calendario non considerava i due mesi più freddi durante i quali non si svolgevano i lavori nei campi; il capodanno veniva festeggiato a marzo quando, con l'equinozio di primavera e la fine della stagione invernale, la Madre Terra incominciava a rinascere in tutte le sue forme.
Con la riforma del calendario da parte prima di Numa Pompilio e poi di Giulio Cesare, l'anno fu portato a dodici mesi con l'introduzione di gennaio e febbraio ed il Capodanno incominciò ad essere festeggiato il primo gennaio quando il Sole, e non più la Terra, inizia a rinascere sulla linea dell'orizzonte.
Non a caso il nome gennaio deriva da Giano bifronte che guardava contemporaneamente l'anno che stava per arrivare e l'anno appena trascorso. I fuochi artificiali che vengono sparati in tutte le parti del mondo, il primo dell'anno, hanno lo scopo con il loro rumore e la loro luce di aiutare il Sole a risollevarsi e a riacquistare la forza perduta.
Durante il periodo fascista in Italia il regime tentò con scarso successo di imporre il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma come capodanno.
Non tutti i popoli, però, festeggiano il capodanno il primo gennaio: in Cina si festeggia il giorno della seconda luna piena dopo il solstizio d'inverno che cade in un periodo variabile tra il 21 gennaio e il 21 febbraio. Nei popoli islamici il capodanno si festeggia il primo giorno del mese di Muharram, cioè tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.
Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università degli Studi di Napoli Federico II
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