A Fisica il Pendolo di Foucault

E' toccato al rettore Guido Trombetti avviare bruciando il filo con uno zolfanello, come avvenne nel lontano 1851, il più grande pendolo di Foucault realizzato a Napoli.
Il suo filo d'acciaio è alto 12 metri e la sua "testa" bronzea pesa 23 kg. Il grande pendolo è stato inaugurato il 22 febbraio presso la sede nel Dipartimento di Scienze Fisiche della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali a Monte Sant'Angelo. Com'è noto, l'esperienza del pendolo di Foucault è la prova più evidente della rotazione della Terra attorno al suo asse.
Trombetti insieme a Roberto Pettorino, Preside della Facoltà, hanno introdotto la breve cerimonia di inaugurazione lasciando illustrare le questioni fisiche connesse all'effetto evidenziato dal Pendolo di Foucault in generale e da quello che si inaugura alla Federico II, al professore Filippo Esposito, docente del Dipartimento, che ne ha proposto e curato la realizzazione.
"Nonostante le ristrettezze di bilancio - ha sottolineato il professor Esposito - il Dipartimento di Scienze Fisiche ha accolto con interesse la mia proposta di realizzazione del pendolo e mentre la sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha fornito la disponibilità dell'officina meccanica per la realizzazione di alcune parti essenziali, per l'edificazione del costoso basamento si è attinto ad un finanziamento".
"L'installazione del pendolo costituisce un arredo appropriato - spiega Esposito - per caratterizzare l'edificio che ospita una comunità di fisici. Musei, istituzioni scientifiche e culturali, biblioteche, nelle più svariate parti del mondo, esibiscono realizzazioni spesso grandiose del Pendolo di Foucault. Per citare due esempi dei più prestigiosi: il Panthéon a Parigi e il Palazzo di Vetro a New York. Tanto successo per un esperimento classico di Fisica è dovuto probabilmente in larga misura a motivi estetici: una massa di metallo tirata a lucido che si libra maestosamente sullo sfondo di un basamento artisticamente decorato può fare un effetto assai suggestivo (e ipnotico) e ispirare persino fantasie letterarie come il famoso romanzo di Umberto Eco. Ma l'esperimento di Foucault suggerisce anche riflessioni sulla Natura di grande rilevanza".
In occasione dell'installazione del Pendolo il professor Esposito ha scritto un breve "nota" che è indirizzata essenzialmente agli studenti di discipline scientifiche che frequentano il Dipartimento ma fornisce una guida anche al visitatore occasionale non provvisto di preparazione specifica.
Situato nella sede del Dipartimento di Scienze Fisiche della Facoltà, lo strumento di misurazione che riproduce l'esperimento effettuato a Parigi da Léon Foucault nel lontano 1851, è fruibile anche dal visitatore occasionale.
Durante l'inaugurazione si è sottolineato che il tempo necessario per compiere un giro non dipende dalle caratteristiche del pendolo ma dalla latitudine geografica del luogo in viene effettuato l'esperimento. Il pendolo installato a Scienze compie una rotazione di circa 10° per ora che equivale a un giro completo in 36 ore. Nell'emisfero boreale la rotazione avviene invece in senso orario, ha il valore massimo di 15° al polo e decresce fino ad annullarsi all'equatore, per cambiare verso diventando antioraria nell'emisfero australe.
Redazione
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