Sei più bravo coi conti o con le parole? A dirtelo sono le tue dita

Sei più bravo coi conti o con le parole? A dirtelo sono le tue dita

In cosa eccellerai da grande? A dirtelo sono le tue dita.

È quanto sostiene una ricerca condotta da Mark Brosnan, direttore del Dipartimento di Psicologia dell'Università inglese di Bath (riportata sulle pagine del Corriere della Sera lunedì 28 maggio) e pubblicata sul British Journal of Psychology.

Sono state prese in esame le dita di 75 bambini inglesi di sette anni. Misurate e fotografate hanno rivelato un dato preciso che ruota intorno alla lunghezza di indice e di anulare messi a confronto: quando l'indice è più lungo dell'anulare allora la propensione dello studente sarà per l'italiano e la comunicazione. Al contrario, chi ha l'anulare più lungo dell'indice eccellerà in matematica.

Alla base, sostengono i ricercatori, c'è una teoria complessa che chiama in ballo testosterone ed estrogeni e il loro rapporto durante la gravidanza. Il primo, a detta del professore, ha un ruolo fondamentale nel promuovere determinate aree del cervello più inclini ai calcoli e alle dimensioni; gli estrogeni al contrario svilupperebbero quelle aree del cervello più legate alle attività verbali, alla parole, alla comunicazione. I diversi ormoni sembrano giocare un ruolo fondamentale nel determinare la lunghezza di anulare e di indice.

Dunque, se venisse confermata la ricerca, in futuro un solo sguardo alle mani dei bambini basterà a capire se ci troviamo di fronte a matematici in erba o agli esperti di comunicazione del domani. (a.m.)


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it

F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019