Giornata in ricordo di Carlo Ciliberto: docente, rettore e matematico

Giornata in ricordo di Carlo Ciliberto: docente, rettore e matematico

Ricercatore, docente, maestro e organizzatore. Fu tutto questo Carlo Ciliberto, la cui scomparsa l'Ateneo vuole ricordare in una giornata commemorativa, il 31 maggio alle 16.30 nella sede delle Accademie, al secondo piano di via Mezzocannone 8.

Nato a Ercolano l'8 ottobre 1923 e laureatosi in Matematica nel 1945, svolse attività scientifica sotto la guida di due grandi maestri: Renato Caccioppoli e Carlo Miranda. Gli importanti risultati scientifici ottenuti lo portarono, di lì a breve, a ottenere la cattedra universitaria passando per Bari prima di approdare a Napoli, alla Federico II.

Al professore dell'Ateneo Carlo Sbordone, chiediamo un ricordo del maestro scomparso.

Quali sono i motivi per cui il professore Ciliberto viene ricordato nel campo della matematica?
"Innanzitutto elaborò un'intensa e profonda produzione scientifica che si articolò in una ventina di lavori apparsi tra il 1950 e il 1961, riguardanti per lo più difficili questioni sulle equazioni alle derivate parziali lineari e non, di tipo parabolico e iperbolico. Va segnalato che fu il primo a trasferire con successo il metodo di Caccioppoli dal caso ellittico a quello parabolico, dimostrando notevoli teoremi. Inoltre si può senz'altro affermare che la ricerca sviluppata, dalla fine degli anni cinquanta in poi, sulla risolubilità di problemi lineari e non lineari per equazioni paraboliche, ha le sue radici nei teoremi di Ciliberto, relativi al caso di una sola variabile spaziale, per equazioni a coefficienti Holderiani".

Il professore ricoprì anche ruoli istituzionali in campo accademico. Qual è il suo ricordo?
"Innanzitutto fu un docente assiduo, scrupoloso e attento alle esigenze degli studenti. Fu preside della Facoltà dal 1968 al 1976, affrontando il delicato periodo della "contestazione giovanile. Nel 1976, la comunità matematica nazionale gli affidò un importante incarico: quello di Presidente del Comitato per le Scienze Matematiche del CNR, incarico oneroso che mantenne fino al 1994 con grande impegno. Dall'81 al ‘93 fu poi rettore dell'Ateneo e continuò la sua infaticabile opera anche a livello nazionale, non mancando mai alle assemblee annuali dell'Unione Matematica Italiana, di cui era socio fondatore, contribuendo, con i suoi interventi, alla diffusione tempestiva delle informazioni di cui era in possesso come vicepresidente del CNR e membro della Conferenza dei Rettori".

Nel 1995, quando il professore si ritirò dall'insegnamento, la comunità matematica napoletana ne celebrò l'operosità scientifica in un convegno. Carlo Ciliberto – che fu, inoltre, socio ordinario dell'Accademia Pontaniana, membro della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli, presidente dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche - è scomparso il 3 agosto del 2005.

"È ancora grande la commozione dei suoi allievi e dell'intera comunità matematica italiana – commenta Sbordone - La sua sagacia, la sua capacità di lavoro, la sua esemplare attitudine ad indirizzare positivamente azioni di grande complessità, la sua signorilità restano fortemente impresse in chi ha avuto la fortuna di vederlo all'opera".

Alla giornata di commemorazione interverranno i professori Lorenzo Mangoni, Alberto Varvaro e Luciano Carbone che ne descriveranno, rispettivamente, la figura di preside, rettore e matematico. Inoltre, a conclusione della cerimonia, verrà distribuito un volume di scritti scientifici di Ciliberto,
raccolti dal rettore Guido Trombetti e dal professore Carlo Sbordone (dall'introduzione al libro è tratto questo ricordo). (a.m.)

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