'Il colore della libertà': come un'amicizia può far cambiare idea

Sud Africa 1968. Sono questi il luogo e l'anno di ambientazione del film Il colore della libertà - Goodbye Bafana, in anteprima nazionale all'Astra giovedì 29 marzo alle ore 21.
Con la regia di Bille August, il film racconta l'emozionante storia di una profonda amicizia tra due uomini: Nelson Mandela, l'uomo simbolo della lotta dei neri contro l'apartheid, e James Gregory, suo carceriere.
Siamo negli anni del Partito Nazionalista in Sud Africa, quando quattro milioni di bianchi imponevano il loro regime a venticinque milioni di neri negando loro la libertà di votare, di studiare, di viaggiare, di possedere una casa, di organizzarsi in forme di opposizione e di lotta. I loro leader furono costretti all'esilio o all'ergastolo.
Proprio in carcere matura il legame tra i due protagonisti, un'amicizia così forte che diventerà motivo di una vera e propria conversione.
James, guardia messa a controllare Mandela durante gli anni di prigionia nel carcere speciale di Robben Island, è un convinto sostenitore dell'apartheid. Ma l'incontro col futuro presidente del Sud Africa lo indurrà a rivedere il suo pensiero e travolto dal carisma di Mandela, il carceriere inizierà un duro travaglio emotivo che lo porterà a rivedere le sue posizioni, a prendere le distanze dal governo razzista per abbracciare le idee di libertà gridate a voce alta da Mandela. Arriverà infine a lottare per un Sudafrica libero.
Il film resterà in programmazione all'Astra fino al 5 aprile. Per l'invito è necessario prenotarsi inviando una mail all'indirizzo infoastra@unina.it. (a.m.)
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