Contro i tumori: mele, cipolle e vino rosso

Secondo uno studio dei ricercatori dell'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino, una piccola molecola ad attività antiossidante, la quercetina, potrebbe essere utilizzata nella terapia delle leucemie.
Presente in notevoli quantità in mele, cipolle, tè e vino rosso, la quercetina ha potenzialità chemiopreventiva, la capacità cioè che hanno le molecole, naturali o sintetiche, di bloccare il processo di trasformazione di una cellula normale in tumorale, oppure di revertirlo se già in atto, agendo come antiossidanti, contrastando gli effetti dei radicali liberi sulle cellule dell'organismo e modulando l'attività degli enzimi responsabili della detossificazione da sostanze cancerogene assunte attraverso l'alimentazione o dall'ambiente.
Per liberarsi di cellule danneggiate, quali quelle pre-cancerose che si generano all'inizio del processo di trasformazione tumorale, è attivato dall'organismo il ‘suicidio cellulare' programmato, noto come apoptosi: l'organismo si attiva per liberarsi di cellule danneggiate, a vantaggio della sopravvivenza dell'intero organo o individuo.
Molti farmaci antitumorali di nuova generazione agiscono su meccanismi che attivano l'apoptosi cellulare. Alcuni tumori, e tra questi diverse leucemie, sono resistenti sia alla normale chemioterapia sia a farmaci pro-apoptotici in fase sperimentale.
Lo studio ha però dimostrato, su un ampio spettro di linee cellulari derivate da leucemie umane, che la quercetina è in grado di "sensibilizzare queste cellule all'azione di farmaci pro-apoptotici. La quercetina predispone al ‘suicidio cellulare' indotto da farmaci pro-apoptotici, che in assenza di questa molecola sono assolutamente inefficaci nei confronti delle stesse cellule.
Lo studio ha fornito dati incoraggianti e, il lavoro parallelo condotto in collaborazione con il Reparto di Ematologia dell'Ospedale Moscati di Avellino, su cellule di pazienti affetti da leucemie mieloidi e linfoidi conferma l'attività della quercetina quando è associata a farmaci antitumorali. Data la sua scarsa tossicità anche se somministrata a dosaggi molto elevati, la quercetina lascia sperare per il suo utilizzo sia come farmaco che come agente chemiopreventivo. (StELIA)
Per informazioni:
Gian Luigi Russo - ISA del Cnr di Avellino - tel. 0825.29.94.31
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