Cinque docenti dell'Ateneo diventano commendatori della Repubblica

Sono napoletani e sono scienziati di fama internazionale che hanno scelto di rimanere a fare ricerca nella loro città. E, inoltre, sono tutti docenti della Federico II.
Questo il comune denominatore dei cinque professori nominati commendatori della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano. Un riconoscimento che arriva non solo come premio all'eccellenza napoletana che i cinque neo commendatori rappresentano, ma anche come riconoscimento per chi ha resistito alla "fuga dei cervelli" e ha deciso di accettare la sfida di restare (o di ritornare) a fare ricerca in Italia e a Napoli.
L'elenco inizia con Andrea Ballabio, docente di Genetica Medica presso la Facoltà di Medicina dell'Ateneo e direttore del Tigem, l'Istituto Telethon di Genetica e Medicina. Lo scienziato, dopo avere trascorso molti anni all'estero lavorando nel campo della malattie genetiche e dello studio dei geni e dei genomi, ha deciso di ritornare a Napoli e di accettare la sfida di fare ricerca nella sua città.
Secondo commendatore, il professore Roberto Di Lauro, ordinario di Genetica Umana alla Facoltà di Medicina dell'Ateneo. Il professore ha dato un grande contributo alla costruzione della Stazione zoologica Anton Dohrn ed è direttore scientifico di Biogem, il Centro di Biotecnologie e Genetica molecolare del Mezzogiorno.
Il terzo nome è quello di Paolo Antonio Netti, il più giovane tra i premiati, docente di Biomateriali alla Facoltà di Ingegneria dell'Ateneo. Dopo essere stato degli anni a Boston, Netti, come Ballabio e gli altri, ha deciso di ritornare nella sua città.
Ancora, quarto nome, Marco Pagano, ordinario di Politica Economica alla Facoltà di Economia dell'Ateneo. Anche Pagano fa parte del gruppo di cervelli ritornati: dopo anni passati all'estero ma anche in giro per l'Italia, da Milano a Salerno, il professore ora è stabile a Napoli.
Infine Aldo Zollo, professore ordinario di Sismologia in Ateneo – ha da poco concluso una ricerca che consente di anticipare di 15 secondi gli effetti più distruttivi dei terremoti (vai alla news). Zollo ha trascorso periodi di ricerca all'estero, a Parigi, prima di ritornare a Napoli a guidare il suo gruppo di ricerca.
Affianco ai cinque nuove commendatori, sono stati nominati anche otto nuovi cavalieri della Repubblica scelti sempre nel mondo della ricerca: Alberto Auricchio, direttore della Ricerca Genetica malattie oculari al Tigem, collaboratore di Ballabio; Amelia Cimmino, dell'Istituto di Genetica e Biofisica della Seconda Università di Napoli; Ivan Conte, ricercatore, torna a Napoli con un contratto al Cnr dopo tre anni passati a Madrid; Maria Pia Cosma, docente di Genetica e ricercatrice del gruppo di Ballabio; Mario Di Bernardo, docente di Controlli Automatici dell'Ateneo di ritorno da Bristol; Vito Mocella, ricercatore dell'Istituto Microelettronica e Microsistemi; Valerio Orlando genetista dell'Istituto di genetica di ritorno dalla Germania e, infine, Giuseppe Perugino, ricercatore dell'Istituto di Biochimica delle proteine. (a.m.)
Redazione
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