Carlo Lucarelli e il caso Majorana: riparte Come alla Corte

Parte con la ricostruzione di uno dei misteri più intriganti della storia italiana raccontato da uno dei più bravi giallisti contemporanei la quarta edizione di Come alla Corte di Federico II, il ciclo di convegni dell'Ateneo per parlare e riparlare di scienza.
Sarà Carlo Lucarelli, giornalista, scrittore e famoso conduttore televisivo, che ha legato il suo nome, fra l'altro, a una fortunata trasmissione televisiva come "Blu notte", a raccontarci la storia, i misteri e i retroscena della scomparsa ancora irrisolta di Ettore Majorana, fisico siciliano che fece parte dei "ragazzi di via Panisperna" raccolti, negli anni Trenta, intorno ad Enrico Fermi.
Nominato docente di Fisica Teorica alla Federico II, Majorana fu invitato a tenere la lezione inaugurale il 13 gennaio del 1938. Il 26 marzo, due giorni dopo la sua ultima lezione in Ateneo, dello scienziato si persero improvvisamente le tracce. Iniziò così il "caso Majorana" e il mistero che ancora lo avvolge.
"In ogni scomparsa c'è sempre qualcosa di misterioso ma in questa – commenta Lucarelli – ci sono tutti gli elementi in grado di fare di un caso di cronaca, per quanto importante e doloroso, un caso da romanzo, destinato a restare impresso nell'immaginario".
Carlo Lucarelli nella sua lezione dal titolo "Un mistero ancora non risolto: la scomparsa di Ettore Majorana", giovedì 19 ottobre alle ore 20.30 (in occasione dello straordinario afflusso di pubblico previsto, l'appuntamento si terrà occasionalmente nella Sala rossa del complesso universitario di Monte Sant'Angelo, Edificio Centri Comuni, in via Cinthia anziché nella sede abituale di via Partenope), ricostruirà le ipotesi ancora in piedi intorno alla scomparsa del fisico: suicidio, reclusione in un convento, follia, fuga in Argentina o in Germania. Un mistero, quello del caso Majorana, che, dice convinto Lucarelli, "se pure saltasse fuori un documento o un atto giudiziario che certificasse una delle ipotesi, resterebbe ugualmente".
Non solo del caso di una scomparsa si tratta infatti ma di molto più. Il mito di Majorana, secondo Leonardo Sciascia, che al mistero intorno allo scienziato dedicò un famoso libro-inchiesta ("La scomparsa di Majorana"), è alimentato dal suo essere diventato una figura simbolica dei rapporti tra scienza e storia, un anti-eroe della responsabilità dello scienziato: "crediamo che Majorana di questo tenesse conto, pur nell'assoluto e totale desiderio di essere "uomo solo" o di "non esserci più"; che insomma nella sua scomparsa prefigurasse, avesse coscienza di prefigurare un mito: il mito del rifiuto della scienza".
Sarà il rettore Guido Trombetti a introdurre e moderere il convegno. Anche quest'anno la musica avrà il compito di concludere gli incontri. Il sax di Giulio Martino e il contrabbasso di Gianluigi Goglia regaleranno alla platea del primo dei nove convegni in calendario un repertorio di musica nera: da John Coltrane a Billie Holiday e Chet Baker.
Per partecipare prenotarsi all'indirizzo e-mail prenotazione.allacorte@unina
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