Salviamo l'ambiente con la bioedilizia

Salviamo l'ambiente con la bioedilizia

Mai sentito parlare di case passive? Si tratta di abitazioni eco compatibili realizzate grazie ai principi dell'edilizia ecologia. Quest'ultima nasce come reazione alla grave crisi ambientale di cui l'attività del costruire è pienamente responsabile, incidendo per un terzo circa sul consumo totale di energia nel mondo.

L'applicazione dei criteri di bioedilizia incontra ancora diverse difficoltà, i committenti per primi non sono abituati a pensare alle conseguenze ambientali delle proprie azioni. Tuttavia, si assiste ad un cambiamento nei comportamenti che nasce dalla paura per la propria salute. Il movimento definito "neo-green", che non ha nulla a che fare con gli hippies, è in ascesa in molte parti del mondo. In Italia ad esempio, precisamente in Val Venosta, Alto Adige, esiste un perfetto esempio di casa passiva, completo di vasca da bagno-stagno che riproduce all'aperto le condizioni naturali di un piccolo specchio d'acqua.

L'abbassamento del fabbisogno energetico per il riscaldamento è una risposta necessaria al crescente inquinamento atmosferico. Le esperienze positive dei paesi del nord Europa dimostrano che un isolamento termico ben progettato e realizzato è la via più pratica ed economica per la salvaguardia del nostro ambiente dai gas di scarico dei sistemi di riscaldamento a combustione, cosa che influisce sull'ambiente e sulla salute degli abitanti.

I materiali comunemente usati oggi richiedono grandi consumi d'energia, esauriscono le risorse naturali e sono composti da innumerevoli sostanze nocive. Invece, materiali tradizionali quali argilla, calce, pietra, fibre vegetali, sono tuttora abbondanti,  facilmente riciclabili, producono poco o nessun inquinamento e, una volta terminata la loro funzione edile, vengono riassorbiti nei cicli naturali dell'ambiente. Inoltre, l'utilizzo di materiali naturali e di soluzioni tecniche volte ad una maggior qualità edilizia garantiscono basse spese di gestione e manutenzione, oltre a benefici per la salute. È vero che realizzare una casa passiva costa circa il 40% in pìù rispetto alla costruzione di una casa comune, ma si tratta di costi che possono essere ammortizzati dall'utilizzo più moderato, o dal non utilizzo, di condizionatori e termosifoni ad esempio.  

Ciò che si deve sviluppare è una nuova etica del costruire che riconosca il fondamentale rapporto tra l'ambiente costruito e l'ambiente naturale. Tutti possono aspirare al raggiungimento di tale obiettivo: committenti e progettisti sono in grado di cambiare il mercato attraverso le proprie scelte. Per chi volesse saperne di più può consultare il sito internet di Passive-On, progetto di ricerca e diffusione patrocinato dal programma europeo SAVE Intelligent Energy che mira alla promozione di case passive nei climi caldi. (e.f.)


Per informazioni:

www.passive-on.org/it/


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it

F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019