L'autoalimentazione: il futuro dei 'portatili'

Notebook, telefonini, lettori Mp3 e mini console sono solo alcuni degli apparecchi tecnologici portatili che per funzionare dipendono da una batteria di alimentazione che hanno in dotazione.
Tuttavia, la batteria dopo un certo periodo di tempo per continuare a fornire energia all'apparecchio deve necessariamente essere ricaricata creando una sorta di vera e propria ‘dipendenza da ricarica'. Ma le cose potrebbero cambiare e la cosiddetta ‘sindrome da ricarica' essere considerata, ben presto, cosa d'altri tempi.
Non a caso una ricerca, guidata da Alan Epstein, e condotta da un gruppo di scienziati del Mit (Massachusetts Institute of Technology) ha messo a punto un'innovativa tecnologia in grado di dotare i portatili di vere e proprie microcentrali elettriche. L'avveniristico dispositivo, della grandezza di una moneta da dieci centesimi di euro, è costituito da un compressore, da una camera di combustione e da una turbina.
Questo il funzionamento: lo scoppio di una miscela di aria e combustibile genererà all'interno della camera di combustione una quantità di calore che, mettendo in moto la turbina, produrrà energia. Contemporaneamente un getto d'aria collegato allo stesso compressore contribuirà al raffreddamento del sistema mantenendo costante la temperatura.
Al momento il dispositivo è ancora in fase di sperimentazione, i ricercatori, infatti, hanno testato solo singolarmente i pezzi che lo costituiscono. La prossima sfida del team di Epstein sarà quindi l'assemblaggio dei diversi componenti e la verifica del loro funzionamento coordinato.
Un impianto del genere non solo renderà autonomi tutti gli apparecchi portatili ma sarà anche in grado di fornire una quantità di energia dieci volte superiore a quella erogata dalle tradizionali batterie attualmente in commercio. (al.in.)
Per informazioni:
epstein@mit.edu
web.mit.edu/
Redazione
c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it
F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019