Sensore anti-noia in sperimentazione al MIT

Sei noioso? Un sensore potrebbe dissipare ogni dubbio e rivelare il grado di interesse di chi ascolta una conversazione. Come? Inizia a suonare se il livello di attenzione e coinvolgimento nell'interlocutore scende sotto un certo livello di guardia.
In via di sviluppo da parte dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge negli USA, il sensore anti-noia potrebbe servire soprattutto alle persone affette da autismo e in generale a tutti coloro i quali hanno maggiori difficoltà a relazionarsi con gli altri. Ovviamente il sensore potrebbe servire anche in tutte quelle situazioni in cui è utile poter "testare" l'efficacia di un discorso.
Simile ad una macchina fotografica collegata ad un calcolatore, il dispositivo è in grado di leggere le reazioni emotive dell'ascoltatore. Esso rileva ad esempio i movimenti delle sopracciglia, delle labbra, del naso, cenni del capo e tutti quei "segni" a cui solitamente non facciamo caso ma che invece comunicano interesse o noia in chi ci ascolta.
Sul calcolatore gira un software di riconoscimento di immagini, che fa vibrare l'apparecchio quando l'ascoltatore si distrae. Finora i programmi di elaborazione emotiva erano in grado di rilevare soltanto le manifestazioni più eclatanti. Nel nuovo sistema sono presenti 100 clip per visualizzare le emozioni più sfumate. Il sensore sarà sperimentato su volontari autistici, anche per verificare se lo strumento sia utile per chi soffre di questa patologia a migliorarne le interazioni sociali. (e.f.)
Per informazioni:
www.almanacco.rm.cnr.it
Redazione
c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it
F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019