Dagli angeli ai neuroni: il sogno secondo Hobson

"Per secoli scienziati ed artisti hanno speculato sull'origine dei sogni, tentando di comprenderne il significato. Molte teorie hanno ascritto i sogni a forze esterne misteriose. Oggi, grazie al progresso delle neuroscienze, è possibile costruire un modello del sogno e degli altri stati di coscienza basato sul cervello. Osservando le rappresentazioni dei sogni nell'arte occidentale, possiamo finalmente cominciare a costruire una visione realistica della creativa mente umana".
Poche righe per riassumere una complessa teoria in materia di sogni e stato di coscienza, quella elaborata dal professore Allan J. Hobson che verrà illustrata nel corso dell'ottavo incontro del ciclo di seminari Come alla corte di Federico II, il 23 marzo al Centro Congressi d'Ateneo in via Partenope.
"Dagli angeli ai neuroni: l'arte e la nuova scienza dei sogni": questo il titolo della lezione del professore Hobson, ordinario di Psichiatria alla Harvard Medical School di Boston che da anni si dedica ai temi delle basi neurofisiologiche della mente e del comportamento, del sonno e del sogno, della storia della neurologia e della psichiatria. Negli ultimi anni i suoi campi di studio si sono incentrati sugli aspetti cognitivi del sonno e dei suoi benefici.
Passando dagli angeli ai neuroni, Hobson illustrerà le diverse interpretazioni dei sogni nel corso degli ultimi due millenni. "Molti sognatori e pensatori occidentali hanno attribuito le esperienze oniriche a dei messaggeri alati provenienti dall'aldilà – spiega il professore Hobson – Ora, all'alba del terzo millennio, ci stiamo rendendo conto che il sogno è uno stato di coscienza, le cui caratteristiche sono generate da trasformazioni fisiche e chimiche nel cervello che la neuroscienza moderna ha iniziato a mettere in chiaro".
Il passaggio dall'angelo al neurone, ovvero dall'idea di un angelo che dall'esterno andava a influenzare i sogni, al sogno come elaborazione del proprio cervello, è teoria concepita un secolo fa da Sigmund Freud, teoria dalla quale il professore Hobson, nel corso dei suoi studi, ha preso le distanze. "Le teorie di Freud – sostiene il professore – hanno inconsapevolmente perpetuato gli aspetti dell'agenzia angelica come la preordinazione, la profezia e l'interpretazione. La neurofisica del sogno è invece oggi in grado di offrire una nuova comprensione della creatività e del processo creativo, accettando il vincolo della imprevedibilità".
Questo affascinante viaggio tra sogno e scienza sarà dunque il centro tematico dell'incontro e non mancherà la musica. Come sempre, anche quest'incontro di Come alla corte verrà accompagnato dall'Ensemble dell'orchestra Jazz Federico II, con un repertorio che va da Frank Sinatra a Ella Fitzgerald, da Ray Charles a Luis Armstrong. Una scaletta voluta dal professore Hobson che ha richiesto, espressamente, alcuni dei brani in programma. (a.m.)
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