Vesuvio: l'eruzione più catastrofica ha quattromila anni

Quattromila anni fa il Vesuvio ha generato un'eruzione ancora più devastante di quella che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C..
Lo rivela uno studio condotto da Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo, vulcanologi dell'Osservatorio Vesuviano, da Michael Sheridan, vulcanologo dell'Università di Buffalo (N.Y.) e da Pier Paolo Petrone, antropologo dell'Università Federico II di Napoli, attraverso l'analisi dei depositi vulcanici sui reperti biologici e sulle vittime umane e animali.
I ricercatori hanno potuto ricostruire tempi e modalità della catastrofe e dei suoi effetti sulla civiltà dell'Età del Bronzo in Campania.
L'eruzione nota come "Pomici di Avellino" produsse nella prima fase un'enorme colonna stratosferica di gas e cenere, alta circa 36 km, alla quale seguì una violenta pioggia di lapilli che ricoprirono il territorio per migliaia di chilometri quadrati. Nella fase finale, il collasso della colonna produsse gigantesche nubi ardenti cariche di cenere a temperatura di alcune centinaia di gradi e velocità iniziali di almeno 300 km orari che devastarono le pianure intorno al vulcano in un raggio di almeno 20 km, spazzando via molti villaggi preistorici.
Molti morirono ma la maggior parte probabilmente sopravvisse anche se fu costretta ad abbandonare il proprio villaggio per il fenomeno di desertificazione che l'eruzione causò. La coltre di cenere, alta anche due metri, rese la coltivazione di gran parte della piana campana impossibile per almeno due secoli.
Il risultato più rilevante di questa ricerca è che un evento di tale portata è in grado di devastare totalmente l'intera area metropolitana di Napoli e pertanto deve essere considerato tra i possibili scenari per una futura eruzione al Vesuvio. Nella zona devastata quattromila anni fa, oggi vivono tre milioni di persone. (c.m.)
Per informazioni: Pier Paolo Petrone - Museo di Antropologia - Univ. Federico II
Via Mezzocannone 8 -80134 Napoli - tel. 081.253.52.11
pipetron@unina.it
Redazione
c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it
F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019