Finanziaria, affossate le università

Industriali ed accademici sono preoccupati per i tagli previsti dalla legge finanziaria al sistema universitario. È quanto emerge dalle dichiarazioni rese dal vice presidente di Confindustria Gianfelice Rocca, dal presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Matteo Colaninno e dal presidente della Crui Piero Tosi.
"Il sistema accademico –ha detto Tosi forte dell'appoggio del mondo imprenditoriale- reclama con urgenza un segnale serio e convinto da parte dello Stato che punti sulla meritocrazia, attraverso un sistema di valutazione indipendente e sancisca definitivamente l'importanza dell'Università per il rilancio competitivo del Paese".
Il testo di legge attualmente in fase di approvazione, invece, penalizza il sistema universitario, diminuendo il Fondo di Finanziamento Ordinario, imponendo il versamento allo Stato degli importi accantonati in seguito al decreto taglia-spese del 2002, lasciando a carico dei bilanci degli Atenei gli oneri derivanti dagli adeguamenti stipendiali fissati dal Governo per il personale docente e tecnico-amministrativo, riducendo ulteriormente il fondo per l'edilizia universitaria.
Secondo il presidente della Crui "completamente ignorato risulta il ruolo dell'Università come motore di crescita e anello insostituibile della filiera di ricerca, innovazione e sviluppo", perché la legge "oltre a negare agli atenei i finanziamenti necessari per il mantenimento dei fondi per la ricerca, mantiene l'IRAP all'8,50% senza alcuna riduzione dell'imponibile, in particolare di quello delle spese per la ricerca".
Per questi motivi l'assemblea generale della CRUI denuncia attraverso un comunicato che "mentre da molte autorevoli fonti si afferma che la ripresa dello sviluppo è legata alla ricerca e all'alta formazione, il Governo non solo non investe in questi due settori, che sono le attività istituzionali delle Università, ma ne decurta sensibilmente le risorse".
Risorse che rischiano di risultare ancor più esigue se si considera che la Finanziaria non prevede uno stanziamento aggiuntivo a copertura degli adeguamenti automatici delle retribuzioni del personale docente e dei costi per il contratto collettivo di lavoro del personale tecnico-amministrativo. (apis)
Redazione
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