Studi Rinascimentali: rivista internazionale di letteratura italiana

Studi Rinascimentali: rivista internazionale di letteratura italiana

È giunta al terzo anno di vita la rivista «Studi Rinascimentali», nata dalla sinergia tra l'Università degli Studi di Napoli Federico II e l'Università degli Studi di Pisa. A dirigere la «rivista internazionale di letteratura italiana» Pasquale Sabbatino e Marcello Ciccuto, due studiosi che hanno al loro attivo una ricca bibliografia critica specifica.

Il comitato editoriale è composto da professori di diverse Università italiane e straniere: tra gli altri, Antonio Palermo (Napoli), Rossend Arqués (Barcellona), Michel Paoli (Amiens), Olga Pugliese (Toronto), Eduardo Saccone (Cork), Frédérique Verrier (Parigi). La rivista viene pubblicata a Pisa dagli Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali ed è consultabile anche online alla pagina «pubblicare con noi» di www.libraweb.it.

A fronte della crisi, a fine Novecento, della voce Rinascimento, sostituita da Early Modern Italy, che l'illustre italianista londinese Aquilecchia traduce «primo Evo moderno», la rivista ritiene utile ricostruire la storia della parola Rinascimento in tutte le sue implicazioni, muovendo dalla sua affermazione nell'Ottocento, dapprima come voce parallela e poi come voce sostitutiva di Risorgimento, e disegnando la parabola della sua alterna fortuna.

Inoltre, alla luce delle indagini di Dionisotti, Vallone e Mazzacurati su geografia e storia della letteratura italiana, è giunto il tempo di prendere atto che la nozione di un Rinascimento monumentale, astratto e centralizzato si è ormai sgetolata. Ha preso corpo, invece, un Rinascimento al plurale in una geografia policentrica.

Proseguendo su questa strada, - ha affermato il direttore Pasquale Sabbatino - «Studi Rinascimentali» si propone di dare «un contributo determinante per elaborare una più profonda interpretazione dei Rinascimenti italiani e dei Rinascimenti europei, seguendo gli itinerari e le diaspore di intellettuali e artisti lungo la Penisola e negli Stati di Antico Regime, tracciando la mappa della diffusione della cultura italiana, tra ricezione e resistenza, e del dialogo con le diverse culture nazionali e con le altre culture (ebraica, bizantina, islamica) del nostro continente. Su questo dialogo si fonda l'identità dell'Italia e l'unità dell'Europa, che ieri come oggi trae nutrimento dalle diversità».



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