L'erbario di Aldrovandi ora e' digitale

L'erbario di Aldrovandi ora e' digitale

L'erbario del grande naturalista bolognese vissuto nella seconda meta' del '500, Ulisse Aldrovandi, e' stato completamente digitalizzato grazie al lavoro del Sistema Museale dell'Ateneo di Bologna.

L'erbario e' uno dei piu' antichi giunti sino ai nostri giorni, e probabilmente il piu' ampio del suo tempo. Iniziato intorno al 1551 ed ampliato dall'autore durante tutta la sua vita, arrivo' a comprendere piu' di 5000 piante essiccate, incollate su fogli di carta rilegati in 15 volumi.

Questa immensa opera e' ora accessibile all'interno del portale internet del Sistema Museale d'Ateneo, di modo che la comunita' scientifica internazionale abbia accesso ad uno dei massimi monumenti della scienza del Cinquecento.

L'iniziativa - sottolinea l'Universita' con una nota - e' importante non solo per la diffusione della conoscenza, ma anche al fine della conservazione, perche' permettera' di ridurre al minimo la consultazione manuale dell'erbario, che comporta il rischio di danneggiare le antiche piante essiccate. L'intero patrimonio di immagini e' destinato a confluire nell'Edizione Nazionale on line dell'opera di Ulisse Aldrovandi, in via di realizzazione.

L'apparato critico di lettura delle pagine dell'erbario e'a cura del dottor Adriano Soldano, l'acquisizione digitale delle immagini e' stata compiuta da Veronique Poczobut per conto della Clueb di Bologna, con un lavoro durato oltre tre mesi, presso i locali dell'Erbario dell'Universita' di Bologna, dove e' conservata la preziosa collezione, e dove e' stata allestita la stazione di acquisizione. (L.C.)


Per informazioni:

www.sma.unibo.it


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