Lauree scientifiche: l'ora del rilancio



È stato presentato questo mese a Villa Mondragone (Monte Porzio Catone) dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, dal Vicepresidente per l'Education di Confindustria, Gianfelice Rocca, e dal Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze, Enrico Predazzi, il "Progetto Lauree Scientifiche", inserito nell'ambito della programmazione del sistema universitario per il triennio 2004/2006.

Il progetto ha l'obiettivo di incentivare il numero degli immatricolati e dei laureati nelle discipline scientifiche, condizione indispensabile per lo sviluppo della competitività tecnologica del Paese. I numeri parlano di una costante diminuzione di interesse dei giovani per i percorsi universitari a contenuto scientifico, in particolare per alcune classi di laurea, tra cui la 21 (Scienze e tecnologie chimiche), la 25 (Scienze e tecnologie fisiche) e la 32 (Scienze matematiche).


"Il progetto", ha spiegato il Ministro Letizia Moratti, "interesserà nell'arco di tre anni 14.000 docenti e 10.000 studenti e sarà sostenuto finanziariamente con otto milioni e mezzo di euro. Le nostre linee d'azione", ha aggiunto, "si possono così sintetizzare: più orientamento; didattica più attrattiva; utilizzo dei laboratori per rendere i ragazzi protagonisti dell'apprendimento; stage e tirocini affinché gli studenti possano verificare 'sul campo' le loro attitudini; revisione delle classi di laurea, anche per renderle più aderenti alle esigenze del mercato del lavoro, e, infine, un maggiore collegamento del percorso formativo con le opportunità di lavoro che, ricordo, nel settore scientifico sono più elevate rispetto agli altri settori".


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it