Lo studio della canzone napoletana è sbarcato in America
Lo studio della canzone napoletana è sbarcato in America. La Georgetown University, il più antico e prestigioso ateneo cattolico statunitense, e l'editore Lexington books dedicano un volume a questa famosa forma musicale partenopea.
Del progresso e della diffusione internazionale degli studî musicologici sulla canzone napoletana si parlerà nella tavola rotonda che si terrà giovedì 9 giugno, alle 17:30, a palazzo Arlotta, via Chiatamone 63, sede partenopea dell'Istituto di Cultura meridionale.
L'incontro è promosso dall'Istituto, in collaborazione con la Fenco, Federazione nazionale dei Consoli, e il dipartimento di Spettacolo della Georgetown University.
Al centro della manifestazione la presentazione del volume The Neapolitan Canzone in the Early Nineteenth Century as Cultivated in the Passatempi musicali of Guillaume Cottrau (La canzone napoletana ai primi dell'Ottocento nei Passatempi musicali di Guillaume Cottrau), curato da Pasquale Scialò, Francesca Seller e Anthony R. Del Donna.
Con i contributi di Francesco Cotticelli, Raffaele Di Mauro, Massimo Distilo, Paologiovanni Maione, Francesco Nocerino, Pasquale Scialò, Francesca Seller e Giovanni Vitale, questa pubblicazione conferma l'interesse dell'accademia americana per lo studio della canzone napoletana, prendendo spunto da un'altra iniziativa dell'università statunitense, che nel 2013, ospitò un convegno internazionale sullo stesso tema, nella sua bella sede italiana di villa le Balze a Fiesole, con il patrocinio della Società italiana di Musicologia.
Passatempi musicali è la raccolta di brani vocali da camera di Guillaume-Louis Cottrau, pubblicata a partire dal 1824 dall'editore partenopeo Bernard Girard. Fenesta vascia, Lo guarracino ovvero Canzone sulla tarantella, Michelemmà, Fenesta ca lucive, la Serenata di Pulcinella e la carnascialesca Canzone di Zeza sono alcuni dei più celebri titoli di questa raccolta di «68 canzoncine prese dalla bocca del popolo e aggiustate per canto e pianoforte», in realtà costituita non solo da trascrizioni ed elaborazioni di materiali di tradizione orale, ma anche da composizioni originali d'autore. Premiati da un successo editoriale internazionale, i Passatempi costituiscono una premessa fondamentale per la nascita della canzone napoletana d'autore, influenzandone significativamente nel tempo i linguaggi e le forme.
tteratura teatrale italiana dell'università di Salerno, e lo storico Marco Rovinello. Con loro parteciperanno i curatori del libro Pasquale Scialò, docente di Musicologia dell'università suor Orsola Benincasa di Napoli e di Pedagogia della musica del conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno, Francesca Seller, docente di Storia della musica dello stesso conservatorio, e Anthony R. DelDonna, docente di Musicologia della Georgetown University di Washington DC, in videoconferenza.
Brani dei Passatempi musicali – La romanella, L'amante scornuso, Canzone di Pescatore e Calascionata napolitana (Fenesta vascia) – e di Donizetti –Lo trademiento, La conocchia e Me voglio fa' na casa – saranno infine interpretati dal soprano Paola Francesca Natale, accompagnata al pianoforte da Francesco Pareti.
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