La Federico II partecipa all'Innovative Marie Curie Training Network SUNDIAL

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Le Marie Curie Network sono una delle più efficaci e prestigiose iniziative avviate dall'Unione Europea per finanziare la formazione superiore e formare le prossime generazioni di scienziati. A partire da quest'anno, le Marie Curie innovative Training Network sono finalizzate all'innovazione ed all'interdisciplinarietà e si prefiggono di contribuire a formare ricercatori capaci di contribuire allo sviluppo tecnologico ed all'eccellenza della ricerca europea. Come si può immaginare, la competizione per ottenere l'assegnazione delle Marie Curie è serrata e solo un progetto su quindici viene accettato al termine di un complesso ed articolato processo di selezione. E' quindi particolarmente significativo il fatto che l'Unione Europea abbia ritenuto il progetto SUNDIAL a cui partecipa il Dipartimento di Scienze Fisiche Ettore Pancini come il migliore della tornata di proposte che si è appena conclusa, assegnando lo stratosferico punteggio di 96.7/100 ed un finanziamento netto di oltre 3 milioni di euro. SUNDIAL è l'acronimo di: "Survey Network for Imaging Analysis and Learning" (Rete per l'aquisizione, analisi ed interpretazione automatica dei dati di Survey") e vede la partecipazione di ben sei università (Olanda, Regno Unito, Belgio, Germania e la nostra Federico II), due istituti di ricerca (Finlandia e l'Istituto Nazionale di Astrofisica italiano) e la Camera di Commercio e dell'Industria di Parigi. La rete prevede un gran numero di borse di dottorato da assegnare, nei prossimi quattro anni,  a studenti particolarmente meritevoli che dovranno svolgere il loro lavoro di ricerca in almeno due diverse università o centri di ricerca scelti tra quelli che partecipano al progetto. L'idea guida del progetto è racchiusa sotto l'etichetta della cosiddetta "E-science". Nell'ultimo decennio, l'astrofisica e molte altre scienze sono state travolte dall'enorme quantità di dati che viene prodotta dagli strumenti di nuova generazione. Nel caso particolare dell'astrofisica e della cosmologia questi strumenti sono soprattutto telescopi a grande campo dedicati esclusivamente ad acquisire immagini profonde e di altissima qualità del cielo.

Tra i pionieri di questa rivoluzione c'è la Federico II che vanta, nel professore emerito Massimo Capaccioli, l'ideatore e il realizzatore del VST (VLT Survey Telescope), il primo e, al momento, anche il più efficace di questi telescopi di nuova generazione. Un telescopio che, dalla montagna cilena del Paranal, nel buio di quello che è considerato essere il miglior sito astronomico del mondo, continua notte dopo notte a scandagliare i cieli australi. Attorno al VST sono sorti molti progetti di survey che vedono un'ampia e variegata comunità internazionale competere per il tempo di osservazione e per il privilegio di accedere a dati di una qualità senza precedenti. Tra questi, il più ambizioso è la survey KiDS (Kilo Degree Survey) che si prefigge di osservare ben 1500 gradi quadrati di cielo in cinque diversi filtri e di effettuare uno studio dettagliato della distribuzione della materia oscura nei grandi ammassi di galassie.

Proprio da KiDS nasce SUNDIAL. I dati di KiDSsono talmente complessi da non potere essere  in alcun modo analizzati con tecniche tradizionali e richiedono un uso estremo sia delle infrastrutture di calcolo che delle tecniche di "Machine learning" e di intelligenza artificiale. Un insieme di metodologie e di conoscenze, che si trova al cuore della cosiddetta e-Science, dove la "e" sta per electronic. Senza falsa modestia, va detto che il gruppo guidato da chi scrive presso il Dipartimento di Fisica Ettore Pancini e da Massimo Brescia dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, oltre a essere stato tra i primi nel mondo ad occuparsi di questa nuova disciplina, ha anche saputo conquistarsi una visibilità ed una credibilità che hanno contribuito al successo di SUNDIAL. Gli assegnatari delle borse impareranno ad affrontare problemi cosmologici di punta, quali la distribuzione e le proprietà della materia e dell'energia oscure, utilizzando le tecnologie informatiche più avanzate: dalla programmazione parallela e distribuita, alle tecnologie web 2.0, alle GPU al data mining e al machine learning. Diventeranno, insomma, ricercatori 2.0.

Giuseppe Longo
Ordinario di Astrofisica
Dipartimento di Fisica Ettore Pancini


Redazione

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