Tesori nascosti: recupero e restauro di reperti storici del Museo Zoologico

Immagine relativa al contenuto Tesori nascosti: recupero e restauro di reperti storici del Museo Zoologico

I musei naturalistici contribuiscono, mediante la loro attività di ricerca e divulgazione scientifica, alla difesa della natura sviluppando nei cittadini una consapevolezza ecologica. I musei naturalistici universitari si caratterizzano per la presenza di reperti che illustrano con estremo dettaglio e chiarezza i diversi aspetti della Natura e per lo stretto legame tra le attività di ricerca e la didattica. Ai musei naturalistici, e in particolare a quelli storici, è stato riconosciuto il ruolo di custodi della bio e geodiversità; pertanto, fra i compiti istituzionali di un museo, rientra lo studio dei propri reperti per consentire una corretta comunicazione museale e nel contempo far emergere interessanti frammenti del passato spesso non noti. I risultati delle ricerche condotte nei musei, hanno il privilegio di essere trasmessi ai visitatori, per cui la duplice funzione di ricerca e di educazione fa del museo il luogo ideale, dove il cittadino potrà acquisire quelle conoscenze che gli consentiranno di comprendere a pieno l'importanza della tutela dell'ambiente.

Martedì 24 maggio 2016, alle 10, presso il Real Museo Mineralogico e Museo Zoologico, in via mezzocannone 8, si terrà una giornata di studi dal titolo "Tesori nascosti: Recupero e restauro di reperti storici del Museo Zoologico della città di Napoli". La giornata sarà aperta dai saluti  del Direttore del Centro Musei, Maria Rosaria Ghiara, di Arturo De Vivo, Prorettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, di Francesco Bello, Direttore Generale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Antonino Pollio, Coordinatore Corso di Laurea SteNa e Laurea Magistrale in Scienze della Natura, di Anna Di Cosmo Direttore Scientifico del Museo Zoologico e di Maria Filippone, Dirigente Scolastico Liceo Classico Statale Antonio Genovesi.

La giornata continuerà con gli interventi di Gianluca Salvadori, Naturaliter S.r.l. di Pisa, Simone Farina, Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa Il e Pier Luigi Finotello, Museo di Storia Naturale "La Specola", Università di Firenze.

Il Museo Zoologico del Centro Musei, dal 2013, è impegnato nel recupero e studio di reperti storici custoditi in locali deposito. In alcuni casi si tratta di specie estinte o a rischio di estinzione alle quali è stato restituito il loro ruolo di messaggeri di conoscenza. Questi esemplari, veri e propri "Tesori nascosti", testimoni di quello che oggi non è più o che sta per non essere più, inevitabilmente rimandano al problema della biodiversità, patrimonio universale inestimabile, frutto di tre miliardi e mezzo di anni di evoluzione, sempre più seriamente minacciata da attività antropiche indiscriminate. Tra i reperti storici recuperati rientra una coppia di leoni, esemplari mummificati, acquisiti dal museo prima del 1845 e non ascrivibili alle comuni sottospecie africane. Gli studi morfo-osteologici sin ora condotti in collaborazione con esperti sembrano indicare che si possa trattare della sottospecie sudafricana Panthera leo melanochaita, nota come Leone del Capo, estinta nel 1860. Se gli studi genetici in itinere confermeranno l'attribuzione sistematica a Panthera leo melanochaita, il Museo Zoologico del Centro Musei sarebbe il solo in Europa a conservare una coppia di esemplari mummificati (non in pelle montata) di tale sottospecie.

La giornata si conculderà con la cerimonia di inaugurazione del diorama della coppia di leoni estinti. (c.s)

Allegati:


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it

F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019