La 'firma motoria' in ognuno di noi

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Grazie a finanziamenti europei nell'ambito dell'accordo internazionale che unisce l'Università degli Studi di Napoli Federico II con l'Università di Bristol nel Regno Unito è stata condotta una ricerca guidata dai professori Mario di Bernardo (Napoli) e Krasimira Tsaneva-Atanasova (Exeter, Regno Unito) in collaborazione con ricercatori francesi sulla unicità dei movimenti in ogni individuo.

La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Interface della Royal Society di Londra e ripresa da altre riviste di settore, dimostra l'esistenza di una vera e propria "firma motoria" o individual motor signature IMS - un modo unico di muoversi che caratterizza ciascun individuo e che ci distingue gli uni dagli altri. Lo studio ha evidenziato che dall'analisi della IMS è possibile stabilire il grado di interazione e coordinamento raggiunto da due individui quando gli viene chiesto di muoversi insieme. In particolare, si è stabilito che due persone, le cui firme motorie sono simili, interagiscono meglio quando gli viene chiesto di coordinarsi tra di loro. Si è riscontrato, inoltre, che le firma motorie di pazienti affetti da malattie gravi come la schizofrenia, o piu in generale da ansia sociale, presentano caratteristiche diverse da quelle rilevate in individui sani e pertanto si è proposto che la IMS possa diventare uno strumento diagnostico e, perfino, terapeutico nello studio di queste malattie.

Le attività di ricerca hanno come obiettivo finale la costruzione di un agente virtuale in grado di esibire una firma motoria desiderata e quindi di favorire l'interazione con altri individui. Lo scopo è di utilizzare questi agenti virtuali per  sviluppare nuovi protocolli terapeutici per la riabilitazione di pazienti affetti da malattie gravi quali schizofrenia, autismo o in generale ansia sociale. Si è proposto, infatti, di dotare inizialmente l'agente virtuale con una firma motoria simile a quella del paziente con cui sta interagendo, per poi renderne le caratteristiche motorie via via sempre più diverse. In questo modo il paziente viene abituato gradualmente ad interagire con persone diverse da sé stesso favorendone l'interazione sociale. Nell'ambito del progetto di ricerca, si sta già sperimentando presso l'ospedale di Montpellier in Francia un protocollo terapeutico che utilizza i primi risultati ottenuti.

www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3504776/Could-soon-diagnose-autism-using-HAND-MOVEMENTS-Unique-ticks-actions-used-identify-mental-health-conditions.html

http://rsif.royalsocietypublishing.org/content/13/116/20151093

www.huffingtonpost.com/entry/movement-personality-traits_us_56f291eee4b0c3ef521740b0?utm_hp_ref=brain


Redazione

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