Cittadinanza onoraria ad Alberto Abruzzese - Laudatio
Nell'ambito della 61ª edizione dell'evento Fondazione Premio Napoli, venerdì 11 dicembre 2015 alle 13, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo a piazza Municipio, il sindaco Luigi de Magistris e l'assessore comunale alla cultura Nino Daniele, conferiranno la cittadinanza onoraria al sociologo Alberto Abruzzese, da anni giurato del Premio Napoli. A tenere la laudatio sarà il presidente della Fondazione Premio Napoli Gabriele Frasca.
Un riconoscimento ad un intellettuale che è stato coinvolto e ha contribuito alla formazione culturale di questa città con uno sguardo critico e un'analisi a tutto tondo su una società in continua trasformazione. Laureato all'Ateneo federiciano, poco più che trentenne iniziò ad insegnare presso la Facoltà di Sociologia, "Sociologia dell'arte e della letteratura". Un intellettuale dal pensiero innovativo caratterizzato da una lucida passione per l'analisi delle società post moderne e delle aree urbane, rimasto a Napoli dal 1973 al 1993, diede vita alla più avanzata scuola in Italia di studi sull'innovazione che della città di Napoli dice "è una città carica di senso, cioè molto pesante" e ancora "attraverso Napoli capivo che si poteva essere entrare pienamente nel post-industriale, anzi essere molto avanti del post-industriale, senza aver attraversato la parte industriale". Pur lasciando l'Ateneo, direzione Università "La Sapienza" di Roma, Abruzzese non abbandonò mai del tutto Napoli, dedicando riflessioni memorabili e spesso dissonanti.
"Alberto Abruzzese è da tempo uno degli intellettuali più liberi e lucidi della società italiana. Alla sua intensa attività di studioso e di organizzatore di eventi culturali – spiega Frasca - Abruzzese ha sempre affiancato quella di educatore, insegnando per quarant'anni all'Università di Napoli. L'impegno profuso per le numerose iniziative che lo hanno coinvolto, per esempio Galassia Gutenberg, ha fatto sì che Alberto Abruzzese frequentasse e animasse la nostra città anche dopo il suo trasferimento universitario, praticamente senza soluzione di continuità, al punto che per un po' nelle sue biografie c'era addirittura chi dava per scontato che fosse napoletano".
Il conferimento della cittadinanza onoraria anticiperà la serata di Premiazione del Premio Napoli che si terrà Venerdì 11 dicembre 2015 alle 19 presso l'Auditorium Rai - viale Marconi – Napoli.
Serena Vitale, Roberto Paci Dalò, Bianca Pitzorno e Paolo Poli, vincitori della 61esima edizione del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana, saranno insigniti del prestigioso riconoscimento. Tra scuole, università, musei e carceri, nelle ultime cinque settimane i vincitori del premio sono stati protagonisti di una serie di incontri pubblici testimoniando con letture, discussioni e performance artistiche la ricchezza e la potenza della lingua italiana.
A fare da prologo alla cerimonia di premiazione sarà lo spettacolo "Fronti", di Roberto Paci Dalò, performance musicale e filmica creata a partire da rarissime immagini girate sul fronte durante la Prima guerra mondiale. Il lavoro, co-prodotto dalla Fondazione Premio Napoli, è presentato in prima assoluta con l'autore in scena. Chiuderà l'evento il maestro assoluto del teatro italiano Paolo Poli con un uno dei suoi divertenti recital.
"Anche quest'anno come nelle ultime edizioni – afferma il presidente della Fondazione Premio Napoli Gabriele Frasca - il Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana ribadisce la sua singolarità persino nella cerimonia conclusiva. Unico premio culturale d'Italia, e in quanto tale non soggetto alle ingerenze di un'industria editoriale sempre più appiattita nella sua asfissia monopolistica, il Premio Napoli, oltre ad attribuire il giusto riconoscimento a quattro intellettuali e artisti che si sono prodigati per la diffusione della cultura italiana, si è difatti impegnato per la prima volta nella produzione di un'opera, Fronti di Roberto Paci Dalò, in memoria della Grande Guerra, che, dopo l'anteprima assoluta dell'11 dicembre, diverrà il suo biglietto da visita in Europa e nel mondo".
A partire da questa edizione il Premio Napoli avrà una sua "statuetta": "Partenope", opera del maestro Quintino Scolavino. A moderare gli interventi dei vincitori sarà' il giornalista Piero Sorrentino sullo sfondo delle proiezioni artistiche a cura della fotografa Monica Biancardi.
Paolo Poli: Poesie al carcere di Secondigliano – Giovedì 10 dicembre 2015 (ore 10)
Continua l'impegno della Fondazione Premio Napoli per la diffusione della cultura nelle carceri. Ogni anno, infatti, gli ospiti delle case circondariali della città scelgono un'opera per ciascuno dei premiati da discutere poi in occasione dell'incontro con l'autore. Così quest'anno, dopo aver parlato di letteratura russa con la slavista Serena Vitale (carcere di Secondigliano), di storia della sessualità femminile con Bianca Pitzorno (carcere di Poggioreale) e dopo aver assistito alle performance musicali di Roberto Paci Dalò (carcere di Secondigliano), i detenuti di Secondigliano si confronteranno con il maestro Paolo Poli e una selezione di poesie giovedì 10 dicembre 2015.
"Non sono un sociologo e non sono il papa" sottolinea Paolo Poli. "Odio il buonismo, una sorta di porto franco dell'ipocrisia. Ai detenuti non porterò in dote né analisi ne parole consolatorie, nel penitenziario di Secondigliano mi limiterò a fare l'unica cosa che mi riesce meglio, raccontare poesie. Ho una certa età, spero nella loro clemenza". E, a proposito del Premio, il maestro aggiunge: "I premi li ho sempre rifiutati, portano male. In questo caso ho fatto volentieri un'eccezione, un premio che porta il nome di Napoli va al di là di tutto e quindi anche della scaramanzia. Sarà una gioia profonda tornare in una città dove basta guardarsi intorno per sentirsi vivi e ammirare la bellezza. Un'emozione resa ancora più forte in questi giorni tristi per la morte di Luca De Filippo".
L'ingresso alla Cerimonia di Premiazione sarà libero fino ad esaurimento posti.
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