De Sanctis e una storia per l'Italia

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Giovedì 15 ottobre 2015, alle 9.30, nella sede accademica di via Mezzocannone 8, proseguiranno le manifestazioni triennali "FRANCESCO DE SANCTIS A DUECENTO ANNI DALLA NASCITA (1817 - 2017)", organizzate dalla Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli e dall'Accademia Pontaniana e patrocinate dall'Università degli Studi di Napoli Federico II e dell'Accademia dei Lincei.


L'incontro prevede la conferenza del professore Amedeo Quondam dal titolo "De Sanctis e una storia per l'Italia". A seguire gli interventi programmati dei professori Matteo Palumbo e Fulvio Tessitore. Presiede il professore Domenico Conte.

La manifestazione di giovedì 15 ottobre è il terzo momento di incontro di questa serie di eventi che avrà luogo fino al 2017, iniziata il 13 aprile 2015 con una conferenza del professore Giuseppe Galasso, Accademico Linceo, Emerito dell'Università degli studi di Napoli Federico II dal titolo "De Sanctis, un'idea dell'Italia" e poi proseguita il 15 maggio 2015, con il professore Andrea Battistini che ha tenuto un seminario intitolato "Tesi e antitesi: la dialettica nella Storia di De Sanctis".

Chi era Francesco De Sanctis?

Francesco De Sànctis - Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 – Napoli 1883) è considerato il massimo esponente italiano della critica romantica e formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano dell'identità di forma e contenuto. La Storia della letteratura italiana (1870-71), capolavoro della storiografia letteraria, si pone anche come storia della coscienza nazionale e salva nella visione d'insieme l'autonomia delle singole opere.

Chi sarà il protagonista del prossimo incontro?

Ordinario di Letteratura italiana presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza", Amedeo Quondam è membro dell'Accademia dell'Arcadia, dell'Accademia di San Carlo, del Comitato scientifico del Centro Pio Rajna e del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio scientifico del Consorzio interuniversitario Icon.

Finalista del Premio Viareggio 2004, ha partecipato alla fondazione e all'attività del Centro studi «Europa delle Corti» (di cui è stato segretario dal 1976 al 1986; attualmente ne è presidente), orientandone l'impegno sulle corti dell'area padana (a cominciare da Parma, cui è stato dedicato il primo convegno del Centro studi). Ha promosso e curato la fondazione e l'attività dell'Istituto di studi rinascimentali di Ferrara, di cui è stato direttore dal 1986 al 1992. Cura la collana editoriale del Centro studi «Europa delle Corti», nonché le serie editoriali dell'Istituto di Ferrara.


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