Si è conclusa la XIII edizione del Premio romanistico internazionale Gerard Boulvert
Si è conclusa la XIII edizione del Premio romanistico internazionale Gerard Boulvert
Si è tenuta a Budapest, a fine agosto 2025, nel corso dell’inaugurazione del 78° congresso della SIHDA (Société Internationale Fernand De Visscher pour l’Histoire des Droits de l’Antiquité), la XIII edizione del Premio romanistico internazionale Gerard Boulvert che premia le migliori opere prime a carattere monografico in diritto romano e diritti dell’antichità, intitolato alla memoria di uno dei più brillanti romanisti francesi del Novecento.
Il premio, promosso e sostenuto dal Consorzio Interuniversitario Boulvert, che ha sede presso il Dipartimento federiciano di Giurisprudenza ed è presieduto dalla professoressa Carla Masi Doria, nasce nel 1987 su impulso del professor Luigi Labruna, emerito della Federico II, scomparso nel luglio di quest’anno, lasciando un grande vuoto nella comunità scientifica internazionale.
Il Premio (insieme con altri sei riconoscimenti ad esso collegati) è teso a valorizzare il lavoro delle giovani studiose e dei giovani studiosi che, nel loro primo contributo monografico, abbiano saputo affrontare con originalità, rigore e passione una materia tanto affascinante quanto complessa e certamente non semplice, e allo stesso tempo vuole essere un riconoscimento al coraggio di iniziare, alla fatica di individuare un metodo, alle difficoltà nell’analizzare le fonti, e – soprattutto – alla capacità di dialogare con un’eredità giuridica che, pur antica, resta sempre viva.
Trentatré le opere in concorso, provenienti da 13 diversi Paesi, europei ed extraeuropei: Austria, Belgio, Cile, Francia, Germania, Israele, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito (Inghilterra e Scozia), Spagna, Svizzera, Turchia. La Giuria internazionale, composta dai professori: Emmanuelle Chevreau, Maria Floriana Cursi, Marita Giménez-Candela, Éva Jakab, Carla Masi Doria, Thomas A.J. McGinn, Pascal Pichonnaz, J. Michael Rainer, Martin Schermaier, ha deliberato all’unanimità di conferire:
il «XIII Premio Romanistico Internazionale ‘Gérard Boulvert’» e la medaglia celebrativa degli Ottocento anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II alla monografia di Andreas Herrmann, Bereicherungsverbot und Gewalthaberhaftung. Zu den Klagen in id quod pervenit sowie in quantum locupletior factus est, «Forschungen zum Römischen Recht, 65» (Köln, Böhlau, 2024);
il Premio speciale della Faculté de Droit de l’Université de Fribourg alla monografia di Diane Baudoin, Aspects juridiques des sacerdoces féminins romains. Étude des ‘sacerdotes’ et ‘flaminicae’ d’occident (Ier av. J.-C. - IVe s. ap. J.-C.) I-II (Paris, tesi di dottorato, 2023);
il Premio speciale dell’Institut de Droit romain de l’Université Paris-Panthéon-Assas alla monografia di Lucia Consuelo Colella, I testamenti dei cittadini romani d’Egitto tra storia sociale e prassi giuridica, «Philippika 178» (Wiesbaden, Harrassowitz, 2024);
il Premio speciale «Rolf Knütel» della Fondazione Stichting Rechtshistorisch Fonds Mr Joseph Winkel alla monografia di Philipp Rohdenburg, Die Entwicklung der romanistischen Methode bei Fritz Schulz, «Ius Romanum. Beiträge zu Methode und Geschichte des römischen Rechts, 9» (Tübingen, Mohr Siebeck, 2023);
il Premio speciale «Cosimo Cascione» del «Centro interdipartimentale ‘Vincenzo Arangio-Ruiz’ di studi storici e giuridici sul mondo antico» alla monografia di Julie Bothorel, Gouverner par le hasard. Le tirage au sort des provinces à Rome, «École française de Rome, 604» (Rome, École française, 2023);
il Premio speciale «Hans Ankum» della Fondazione Stichting Rechtshistorisch Fonds Mr Joseph Winkel alla monografia di Francesco Verrico, Governare l’emergenza. Sulla gestione senatoria di ‘interregnum’, ‘dictatura’ e ‘prorogatio imperii’ (V-III sec. a.C), «Acta Senatus B. Studien und Materialen, 16» (Stuttgart, Franz Steiner, 2024);
il Premio speciale «Henryk Kupiszewski» del «Centro romanistico internazionale Copanello» alla monografia di Carlo De Cristofaro, Inpudicus. Il diritto romano di fronte al prisma della sessualità maschile dalle origini al Principato, «L’arte del diritto, 50» (Napoli, Jovene, 2022).
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