La Federico II partecipa al Progetto Europeo QUID

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Il consorzio, denominato QUID, di Aziende, Enti di Ricerca ed Università, tra cui l'Ateneo Federico II con il suo Dipartimento di Fisica "E. Pancini", è stato selezionato dall'Unione Europea per progettare e realizzare la futura infrastruttura italiana, che proteggerà i dati sensibili, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza basato sulle leggi della meccanica quantistica.

Con il progetto QUID (QUantum Italy Deployment) si punta alla realizzazione italiana della European Quantum Communication Infrastructure (EuroQCI), con l'obiettivo di creare un'infrastruttura europea per la comunicazione quantistica e per lo sviluppo di nodi in reti di comunicazione quantistica metropolitane (QMANs), collegate tra loro attraverso l'Italian Quantum Backbone, un'infrastruttura che copre il territorio italiano e che distribuisce, con stabilità e accuratezza senza precedenti, segnali di tempo e frequenza campione, usando fibre ottiche commerciali.

Il gruppo di ricerca dell'Università Federico II, guidato dai professori Giampiero Pepe e Francesco Tafuri, in collaborazione con il Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA) dell'Ateneo federiciano e con il Centro di Competenza Meditech del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, realizzerà una rete QMAN a Napoli composta di 4 nodi in grado di scambiare chiavi crittografiche quantistiche. I nodi saranno situati presso il Campus UniNA di San Giovanni (nodo di riferimento), il Dipartimento di Fisica "E. Pancini" di UniNA a Monte Sant'Angelo, l'Istituto CNR INO di Pozzuoli ed il Leonardo Lab di Pomigliano d'Arco. La rete quantistica permetterà lo sviluppo di use-cases di interesse aziendali basati sulla compresenza di chiavi QKD e di traffico dati su rete Ethernet.

Il progetto integra infrastrutture di comunicazione quantistica già esistenti, in fibra ottica o in aria (free-space), oppure contribuisce a svilupparne di nuove, attraverso la realizzazione di sistemi di distribuzione quantistica di chiavi crittografiche (QKD) a variabili discrete. In questo modo QUID promuove lo sviluppo delle aziende italiane che producono sistemi e servizi per la comunicazione quantistica a diverse categorie di utenti. QUID sviluppa anche comunicazioni a distanze superiori a quelle metropolitane utilizzando dei nodi "trusted" o tecniche innovative di Twin-Field QKD (con nodi "untrusted"), aprendo in questo modo la strada a collegamenti tra la comunicazione in fibra ottica e il segmento spaziale del QCI europeo.

QUID lascia spazio allo sviluppo di tecnologie innovative legate alla QKD, per l'incremento della frequenza di trasmissione, dell'efficienza di rivelazione di fotoni singoli con sensori superconduttivi SNSPDs, di nuovi tipi di fibre ottiche e di tecniche di trasmissione in aria.

Il consorzio QUID che riunisce le aziende italiane leader nel settore, i principali Istituti di ricerca coinvolti nella comunicazione quantistica, sia per il segmento terrestre che per il segmento spaziale, e le Università impegnate nell'innovazione e nella formazione, è guidato dall'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), e oltre alla Università degli Studi di Napoli Federico II, vede la presenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Cohaerentia, Thales Alenia Space – Italia, QTI, Leonardo, ThinkQuantum, TIM, Telsy, Telespazio, Consorzio TOP-IX, Politecnico di Milano, Università degli Studi dell'Aquila, Università La Sapienza, Università degli Studi di Padova e Università degli Studi di Trieste.

 

Per informazioni G. P. Pepe e F. Tafuri, Dipartimento di Fisica "E. Pancini", Università di Napoli Federico II

Programme

Digital Europe Programme (DIGITAL)

Work programme part

Digital Europe Work Programme 2021-2022

Call

EU Secure Quantum Communication Infrastructure (DIGITAL-2021-QCI-01).


Redazione

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