Poetica e intertestualità tra Bernardo e Torquato Tasso
La relazione sarà tenuta dalla professoressa Rosanna Morace dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.
A Napoli Bernardo Tasso fu segretario del nobiluomo Ferrante Sanseverino e caldeggiò la sua ambasceria presso Carlo V, la quale aveva l'obiettivo di evitare l'introduzione – fortemente voluta da don Pedro di Toledo – del Tribunale dell'Inquisizione in città. Sarà proprio la scelta di appoggiare davanti all'Imperatore le ragioni del popolo napoletano, avverso all'introduzione del Tribunale, a determinare la sfortuna del nobiluomo e le relative peripezie sia del Tasso padre che del Tasso figlio. Nel corso del seminario si traccerà nello specifico un percorso che, da un lato, ricostruisce il periodo di formazione del ‘Tassino' sotto l'egida del padre, fino all'esordio poetico; e, dall'altro, esamina le analogie stilistiche e i richiami intertestuali tra gli episodi patetico-elegiaci dell'Amadigi e della Gerusalemme Liberata, individuando una comune sensibilità nel drammatizzare le scene nodali dei poemi. «Il Rinaldo – dichiara Morace – è la prima opera di Torquato Tasso; quest'opera si apre e si chiude nel nome del padre, con un omaggio che non è solo il ringraziamento del figlio, ma anche il tributo dell'allievo al maestro».
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