‘Onorare gli déi secondo il costume della città'

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‘Onorare gli déi secondo il costume della città', è il titolo della giornata di studio in programma il 20 giugno 2025 a partire dalle 10.30 nell'aula DSU3 del Dipartimento federiciano di Studi Umanistici, organizzata in occasione della pubblicazione del volume di Carmine Pisano La religione dei Greci: tra storia e antropologia (Carocci 2025), intende partire da Senofonte per allargare il campo di osservazione e riflettere in profondità sulle differenze tra una religione rivelata da Dio, che chiede l'adesione emotiva del credente, e una religione in cui gli dèi comandano che siano gli uomini, nella fattispecie la città, a decidere il nomos in materia di culto.

Nei Memorabili di Senofonte (IV 3, 16), Socrate ricorda che «alla domanda "Come posso compiacere gli dèi?", il dio di Delfi risponde: "Segui il costume (nomos) della polis"». Quindi il filosofo commenta che non c'è modo di «onorare più devotamente (eusebèsteron) gli dèi che facendo ciò che essi stessi ordinano». L'episodio è narrato in una forma più estesa da Cicerone (De leg. II 16, 40), che fa riferimento a un doppio responso di Apollo Pizio agli Ateniesi. Ricevuto l'invito ad attenersi al mos maiorum (il nomos della polis di Senofonte), gli Ateniesi tornano da Apollo per chiedere quale mos seguire tra i tanti che hanno alternato nel corso del tempo: «il migliore» – è la risposta. Pur non volendo attribuire a questo aneddoto alcuna portata teologica di valore generale, si può comunque riconoscere in esso la spia di un modo di intendere i rapporti con il divino diverso dal "nostro". Mentre nella rappresentazione biblica Dio rivela la Legge che il popolo deve rispettare, in quella politeistica Apollo ordina agli Ateniesi di scegliere essi stessi il mos migliore, ovvero di onorare gli dèi secondo il nomos stabilito dalla città: è in questo – nota Socrate – che consiste l'eusèbeia.

L'incontro scientifico sarà articolato in due sessioni, entrambe presiedute da Edoardo Massimilla. La prima prevede, dopo i saluti del Direttore del DSU Andrea Mazzucchi, l'introduzione ai lavori di Valerio Petrarca e gli interventi di Alessandro Saggioro e Corinne Bonnet; la seconda gli interventi di Vinciane Pirenne-Delforge e Gabriella Pironti e la tavola rotonda conclusiva.

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