Lo scienziato? Più utile dell'imprenditore

Secondo i giovani gli scienziati sarebbero più utili al paese degli imprenditori. È quanto emerge dai risultati di uno studio commissionato dal Cnr all'IRPPS (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali) sull'immagine e la percezione della scienza e degli scienziati in Italia e pubblicati sul numero di giugno della rivista internazionale di comunicazione della scienza Jcom.
Effettuato su un campione di 800 persone tra i 18 e i 29 anni, il sondaggio rivela anche che la scienza e le nuove tecnologie sarebbero gli argomenti di maggiore interesse per i giovani oltre alla medicina, la storia e l'economia. Bocciata la formazione scientifica scarsamente efficace soprattutto in relazione alle possibilità di ingresso nel mondo del lavoro, mentre la comunicazione di contenuto scientifico sui mass media sarebbe soddisfacente.
Secondo gli intervistati la ricerca italiana è scarsamente finanziata e per questo poco competitiva rispetto a quella di altri paesi. "Dalla nostra indagine emerge chiaramente come gli italiani abbiano un grande rispetto per la figura professionale dello scienziato. La scienza è molto amata e quasi il 90% del campione pensa che gli scienziati liberi di agire perseguano il bene della collettività" dice Adriana Valente dell'IRPPS, una delle autrici dello studio. "Non si può sottovalutare però l'altro dato fondamentale: i giovani intervistati sono preoccupati per il disinteresse dello stato italiano e dei privati verso i finanziamenti alla ricerca. Infatti più della metà degli intervistati pensa che la scienza italiana non sia né competitiva né all'avanguardia". (apis)
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