A Napoli la prima struttura europea di servizi veterinari integrati

A Napoli la prima struttura europea di servizi veterinari integrati

E stata siglata tra il Rettore della Federico II, Massimo Marrelli, e il commissario straordinario dell'Asl Napoli1, generale Maurizio Scoppa, l'intesa tra l'Ateneo e la Asl Napoli 1 che consentirà di realizzare, prima in Europa, una struttura sanitaria integrata nel settore veterinario.

L'intesa rappresenta l'attuazione di un Protocollo tra Università Federico II e Asl NA1 già sottoscritto in precedenza.

L'accordo riguarda la costituzione del Polo Integrato Università - ASL NA 1 per l'Ospedale veterinario Frullone e la Facoltà di Veterinaria dell'Università.

Si tratta di un modello nuovo e unico in Europa che integra i servizi veterinari della ASL e l'attività di ricerca e didattica della Facoltà.

La recente legislazione europea in materia richiede che i corsi di laurea in medicina veterinaria siano certificati dall'EAVEE, l'European Association of Establishment of Veterinary Education, un ente riconosciuto dalla Commissione europea, affinché i laureati possano esercitare liberamente la professione in tutta l'area dell'Unione. Una delle condizioni necessarie alla certificazione è la presenza di un ospedale veterinario dove gli studenti lavorino e facciano pratica.

Il progetto originario dell'Università era quello di costruire un ospedale veterinario a Monte Ruscello; progetto ormai non più realizzabile a causa della ristrettezza dei fondi e della sua non economicità.

"Si è cosi pensato ad un modello di integrazione tra le strutture regionali e l'Ateneo - ha spiegato il Rettore Marrelli -. Il Commissario Scoppa ha immediatamente condiviso e sostenuto il progetto e cosi si è arrivati alla costruzione di un modello di Polo Integrato che permette la stretta condivisione di strutture e attività tra il Frullone e le cliniche della Facoltà di Veterinaria. Gli effetti? Aumento delle prestazioni dell'ospedale (dovuto all'apporto dei docenti e studenti della Facoltà), riduzione rilevantissima dei costi d'investimento per l'Università (dai circa 100 mln di costo di investimento per l'ospedale di Monte Ruscello a 18 mln per l'adeguamento del Frullone), condivisione dei costi di gestione, rivitalizzazione della splendida struttura del Frullone. Il modello del Polo Integrato, prevede inoltre convenzioni con le altre Aziende Regionali per le attività sul territorio: a titolo di esempio, si pensi all'azienda regionale Improsta per i bufali e gli asini. È un modello nuovo di integrazione che mette a sistema le sinergie e le tante eccellenze che operano in Regione. E' un modello di organizzazione che non esiste nel mondo e che presenterò a Budapest. E' un progetto destinato ad ampliarsi attraverso l'integrazioni delle alte competenze di coloro che operano nell'Asl e dei nostri docenti, dando nel contempo una grande opportunità agli studenti e offrendo al territorio un servizio più capillare. L'UE la considera una "best practice" e, quando nel Mezzogiorno e in Campania in particolare, grazie alla grande lungimiranza e alla attenzione all'interesse collettivo piuttosto che al proprio particolare dei soggetti coinvolti, si riesce a costruire qualcosa di buono che costituisce il modello di riferimento per tutta l'Europa, dobbiamo esserne giustamente orgogliosi".

Il generale Scoppa ha concluso: "E' un&rs
quo;azione importante sia per l'attività accademica che per l'azienda sanitaria veterinaria. Si avranno migliori servizi e minori spese.
Anche la spesa iniziale sarà pari a zero, perché le strutture esistono già, bisogna solo mettere insieme le loro eccellenze. L'iniziativa implementerà le funzioni operative e strutturali dell'ospedale veterinario che è già un'eccellenza. Questo è un esempio di buona pratica che nasce nel Meridione, in Campania, e che dimostra che dobbiamo credere in operazioni di questo tipo perché sono realizzabili anche al Sud".


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