Cancro al polmone: la speranza parte da Napoli

Cancro al polmone: la speranza parte da Napoli

Abbattere la tossicità dei farmaci e migliorare la qualità di vita è essenziale in campo oncologico. Ed ogni scoperta in merito serve per dare fiducia ai pazienti.

Uno studio condotto da Geroloma Condorelli nei laboratori partenopei del Cnr, l'Istituto per l'endocrinologia e l'oncologia sperimentale (Ieos) con il Dipartimento di Biologia e patologia cellulare e molecolare dell'Università degli studi di Napoli Federico II, illustra un'importante strategia terapeutica.

La ricercatrice sta lavorando in collaborazione con il professore Carlo Croce dell'Università dell'Ohaio. Il loro studio parte dalla constatazione che un tumore può essere definito dall'espressione combinata di una serie di proteine che compongono il tessuto leso.

Grazie al lavoro congiunto di importanti laboratori di ricerca internazionale, negli ultimi anni, si è dimostrato che i livelli di espressione di un gran numero di proteine sono controllati da un numero relativamente ridotto di piccoli RNA (acido ribonucleico, macromolecola presente nelle cellule), la cui analisi, quindi, permette di rilevare informazioni preziose circa l'origine di un tessuto tumorale.

Si è dimostrato così che i microRNA (18 e 24 nucleotidi) svolgono un ruolo chiave nell'iniziazione e progressione del cancro nell'uomo. In particolare, la ricerca condotta dal gruppo di lavoro del Cnr ha chiarito il ruolo dei microRNA nella risposta terapeutica del tumore polmonare. E' infatti necessario sviluppare nuove strategie terapeutiche in quanto il tumore al polmone è molto aggressivo, le cure previste non hanno significativamente incrementato la sopravvivenza di pazienti affetti da questo tipo di cancro e la causa principale è la resistenza ai farmaci.

Ma recentemente è stata scoperta una molecola che potrebbe costituire un farmaco potenzialmente utile, si chiama TRAIL ed è nota per uccidere le cellule tumorali ma non quelle normali.

Il meccanismo con cui questa sostanza elimina le cellule è l'apoptosi (morte cellulare programmata), una forma di suicidio cellulare regolato da diverse proteine intracellulari. Comunque si è osservato che alcuni tumori sono resistenti anche a questa particolare molecola.

E per identificare nuovi meccanismi implicati nella resistenza alla molecola è stato utilizzato un microRNA chip contenente tutti i microRNA finora individuati. L'analisi ha dimostrato che un piccolo numero di microRNA è correlato alla resistenza al trattamento con il TRAIL. Lo studio si è concentrato su due di questi microRNA, chiamati miR-221 e -222. Si è osservato che questi due microRNA sono aumentati nelle cellule TRAIL e che, trattando le cellule che non rispondono con i due microRNA selezionati, si riesce a indurre la morte nelle cellule cancerose.

Il ruolo dei microRNA diventa così cruciale: la sua aumentata o ridotta espressione può infatti predire l'efficacia della risposta terapeutica nel paziente. (mar.e)



Redazione

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