Briciole di pane

Palazzo delle Scienze della Vigna e del Vino

di Massimo Visone

Dal 2006 l’Università degli Studi di Napoli Federico II ha creato ad Avellino un polo enologico universitario all’avanguardia, istituendo un corso di laurea in Enologia e Viticoltura. Il percorso che ha portato alla sua nascita nel capoluogo irpino è sembrato tanto naturale quanto complesso, consolidando dal punto di vista scientifico la tradizionale produzione di importanti vini, quali il Taurasi, il Greco di Tufo e il Fiano, tre varietà di vini a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG).

Il corso di laurea ha avuto sede didattica temporanea presso l’Istituto Tecnico Agrario Francesco De Sanctis fino all'ottobre 2012 quando è stato trasferito in una nuova sede, del tutto autonoma, presso cui è stata fondata la sezione di Scienze della Vigna e del Vino, che costituisce una sede distaccata del Dipartimento di Agraria.

La sezione di Scienze della Vigna e del Vino del polo universitario di Avellino è sita in un palazzo storico all’incrocio tra viale Italia e via Raffaele Perrottelli. La nuova struttura, con i suoi 750 metri quadrati, permette la piena integrazione delle attività di didattica e di ricerca, con laboratori didattici e una struttura per la degustazione. L’edificio è di tre livelli fuori terra e arretrato rispetto al filo stradale, già Strada Statale 7bis di Terra di Lavoro, a cui si raccorda mediante due brevi pareti curve che conformano un’esedra e definiscono il perimetro di un ampio lotto agricolo, dove segnaliamo un cancello più antico con pilastri in mattoncini e coppie di semicolonne tuscaniche addossate corredate in sommità da articolati basamenti reggivaso.

Il palazzo, presente nel catasto di fine Ottocento, si compone di due ali terrazzate, probabilmente aggiunte, che definiscono la quota basamentale, caratterizzata da una bugnatura lineare di intonaco liscio, all’interno della quale si alternano finestre con arco ribassato e finestre incorniciate a squadro, con rinforzi angolari. Al centro è il portale con concio di base, piedritto, concio di spalla, arco a tutto sesto e concio di chiave in pietra bianca irpina.

Il prospetto del corpo di fabbrica è tripartito da un sistema di quattro lesene giganti decorate a bugnato piatto, doppie nei cantonali e singole al centro, che incorniciano i due piani superiori, rivestiti di intonaco liscio e corredate a ogni piano da una finestra a campate con cornice piana e mensole incorniciate, a meno del balcone balaustrato sorretto da mensoloni sito al di sopra del portale. Nei prospetti laterali le lesene si conservano singole solo negli angoli, per scomparire del tutto sulla facciata posteriore.

Al di sopra dell’ampio fregio liscio, concluso da un cornicione composto da un significativo sbalzo, è un piano rialzato coperto da un tetto a falde.

L’iniziativa di insediare un corso di laurea ad Avellino, con la previsione della costruzione di una cantina didattica tecnologicamente e strutturalmente di avanguardia, intende proporre il nuovo complesso universitario come polo di eccellenza, in ambito nazionale e internazionale, nel campo della viticoltura e dell’enologia: un centro di ricerca avanzato hi-tech che offra tutti i servizi tecnici, logistici, informatici e telematici, di promozione, formazione, supporto e consulenza necessari a incentivare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione per creare un efficace sistema di relazioni sul territorio.

Dal volume "Passeggiando per la Federico II" (seconda edizione aggiornata) a cura di Alessandro Castagnaro - fotografie di Roberto Fellicò - FedOAPress