Evento di chiusura del PRIN 2022 “Paradoxical Humanism and Environmentalism”
Evento di chiusura del PRIN 2022 “Paradoxical Humanism and Environmentalism”
Il convegno di chiusura del progetto PRIN PNRR 2022 “Paradoxical Humanism and Environmentalism” che si terrà dal 21 al 23 ottobre 2025 tra il Dipartimento di Studi Umanistici federiciano e il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione, dell’Università degli Studi di Salerno, intende proseguire il percorso di riflessione iniziato con la mid-term conference The ‘Invention’ of Humanism and the ‘Reconfiguration’ of the Idea of Nature between the Second Half of the 18th and the End of the 19th Century (Federico II, febbraio 2025).
La tre giorni si apre il 21 ottobre 2025, nell’aula ex Cataloghi Lignei del DSU, a partire dalle 9.30 con i saluti di Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici.
L’evento si propone in primo luogo di prendere in esame le critiche indirizzate all’idea di umanesimo nel corso degli ultimi decenni, in particolare dal fronte dell’“environmentalism”, senza tralasciare il possibile dialogo tra umanesimo e prospettive ambientalistiche. In secondo luogo, intende riflettere sulle tensioni interne all’idea di umanesimo, costantemente riproposta e riattualizzata nella tradizione culturale occidentale, in particolare in due fasi epocali di quest’ultima: la prima metà del XX secolo, quando, da un lato, si consolida la categoria storiografica di umanesimo e, dall’altro, pensatori come Horkheimer, Sartre, Heidegger si interrogano sulla sua riproposizione, sulla sua utilità, sulle sue declinazioni possibili (anche in chiave politica); il XV e il XVI secolo, ovvero la stagione che la storiografica ha retrospettivamente identificato come l’epoca della fioritura – nella filologia e nella filosofia – dell’umanesimo moderno. Il convegno prevede, segnatamente, di indagare tensioni e paradossi all’interno dei progetti umanistici, che emergono quando gli strumenti retorici e concettuali di cui essi si servono vengono utilizzati per operare un decentramento di prospettiva, detronizzando il soggetto umano dalla suo autoproclamata e presunta centralità nel cosmo, per provare a guardare l’uomo dal punto di vista dell’animale o ancora a ripensarlo in uno spazio plurale di esseri viventi e di enti non viventi.
A cura di Redazione c/o COINOR: redazionenews@unina.it | redazionesocial@unina.it